(Düsseldorf 1930 - Berlino 2009), scrittore tedesco. Trasferitosi nel 1955 nella Repubblica Democratica Tedesca, pubblica le prime raccolte di liriche I figli dei Nibelunghi (Die Kinder der Nibelungen, 1964, nt), Risveglio senza paura (Erwacht ohne Furcht, 1960, nt), Il granello di sabbia (Sandkorn, 1974, nt). Dagli anni ’70 ha pubblicato soltanto in Occidente, essendo la sua opera - di poesia, narrativa e saggistica - censurata per sovversiva affinità con il Surrealismo e non corrispondenza ai canoni del realismo socialista: Nudo con occhiali (Nackt mit Brille, 1975, nt), Messaggi confusi ma nitidi (Verwirrte klare Botschaften, 1979, nt), Senza dire la ragione (Ohne Nennung von Gründen, 1985, nt), i saggi di Cavalcare la tigre (Den Tiger reiten, 1990, nt). La sua marcata e frizzante parodia della vita nella Germania Orientale ha fatto di E. il Tarzan del Prenzlauer Berg (Tarzan am Prenzlauer Berg, 1994, nt), come si autodefinisce l’autore, icona indiscussa della scena «alternativa» dell’allora capitale tedesco-orientale.