(Weimar 1761 - Mannheim 1819) prosatore e drammaturgo tedesco. Dal 1787 al ’99 fu drammaturgo presso l’Hoftheater di Vienna; tornato in Russia nel 1800, venne arrestato e inviato in Siberia, ma poco dopo fu liberato e nominato direttore del teatro di Pietroburgo. Visse a lungo in Russia. Rientrato in Germania nel 1802, avversò Goethe, Schiller e i romantici, soprattutto nella rivista «Der Freimütige» (Il sincero). Nel 1817 divenne informatore personale dello zar, attirandosi da più parti il sospetto di spionaggio. Il suo atteggiamento politico reazionario fu probabilmente la causa del suo assassinio da parte di uno studente di teologia. Oltre a racconti e a scritti storici e autobiografici, K. compose più di 200 opere teatrali, tra cui Odio e pentimento (Menschenhass und Reue, 1789) e I provinciali tedeschi (Die deutschen Kleinstädter, 1803), tutte caratterizzate da dialoghi d’effetto e da situazioni edificanti e sentimentali. Dotato di un sicuro istinto scenico, K. fu uno degli autori più rappresentati del tempo.