Nome d'arte di J. Scott Bumgarner, attore statunitense. Lascia la scuola a sedici anni per entrare nella marina mercantile. Esordisce a Broadway nel 1954 in un piccolo ruolo da comparsa. Soltanto dopo qualche anno di gavetta in televisione, il regista D. Butler lo fa debuttare al cinema nel 1956 in La ragazza che ho lasciato. Il successo arriva grazie a un contratto con la Warner Bros che lo impegna nel serial televisivo Maverick (1957) di F. Adreon e altri, in cui interpreta un uomo sempre pronto a usare il suo ingegno per cavarsi dai pasticci. Lascia la serie per questioni economiche e passa al cinema, dove gli affidano personaggi simili a quelli che aveva interpretato in tv. Torna poi al cinema da star in Fammi posto tesoro (1963) di M. Gordon, e La grande fuga (1963) di J. Sturges. Riappare quindi in tv sia nei panni del protagonista Rockford nella serie Agenzia Rockford (1974) di C. Allen (per il quale si guadagna un Emmy) sia in quelli di un investigatore privato. Continua la spola fra cinema e televisione e ritorna al grande schermo, con tanto di nomination all'Oscar, per L'amore di Murphy (1985) di M. Ritt. Riappare nel 1994 nel remake hollywoodiano della fortunata serie Maverick di R. Donner. Lo si vede poi in Space Cowboys (2000) di C. Eastwood e, soprattutto, in Le pagine della nostra vita (2004) di N. Cassavetes.