Sono una cacciatrice di sogni. Passo le giornate a cercare di capire come fare per non perderne nemmeno uno. Sono un’ebrea italiana orgogliosa di appartenere alla nazione più antica del mondo. A diciannove anni ho incontrato il mio futuro marito. Sono ortodossa, tra ragazzo e ragazza non ci possono essere contatti fisici prima del matrimonio. Mi sono sposata. Mancava un mese e mezzo agli esami di maturità. A 20 anni ho avuto la mia prima figlia. Ho capito di aspettare un bambino quando sono svenuta davanti alla segreteria dell’università. Mi sono laureata alla Bocconi in Economia e Commercio, ho frequentato un master in amministrazione, finanza e controllo, ho insegnato in università per otto anni. Nel frattempo ho contribuito ad innalzare la media nazionale dei figli di qualche punto. Ho lasciato la docenza per contribuire a migliorare il mondo attraverso le parole. Come piccoli semi gettati nell’aria, prego che i miei pensieri arrivino dove ce n’è più bisogno. Il motto della mia vita si condensa in tre frasi dette dal maestro Hillel: Se non sarò per me chi sarà per me? Ma quando sono per me cosa sono? Se non ora, quando?