Nisargadatta Maharaj nasce col nome di Maruti Kampli in un sobborgo della periferia di Bombay; alla morte del padre inizia a lavorare come confezionatore di sigarette e comincia a interessarsi di materie mistiche. All'età di 33 anni incontra il guru Sri Siddharameshwar che diviene il suo maestro e che gli insegnerà a concentrarsi sul mantra Brahmasmi ("sono il supremo").
Dopo la morte del suo maestro, Nisargadatta Maharaj raggiunge l'illuminazione e passa un periodo sull’Himalaya. Al suo ritorno continua a vendere sigarette e allestisce un piccolo locale presso la sua casa dove dispensa i suoi insegnamenti ai numerosi visitatori, fino alla morte.
È grazie a un ebreo polacco, Maurice Frydman, che ci è stata tramandata la testimonianza del maestro spirituale indiano; Frydman lo scopre durante i primi anni Settanta e ne rimane folgorato. In pochi mesi impara la sua lingua e diviene il suo traduttore, registrando i propri dialoghi e quelli che avvenivano con altri visitatori di tutto il mondo.