(Parigi 1900 - Terezin 1945) poeta francese. Nel 1919 aderì al movimento dada. Dopo l’incontro con B. Péret partecipò alle prime manifestazioni del gruppo surrealista, soprattutto alle «séances de sommeil» organizzate da A. Breton et Péret. Si rivelò un vero genio dell’automatismo verbale e diventò uno specialista della ricostruzione di sogni. La sua concezione totale della poesia lo portò nel 1930 a rompere con il movimento surrealista, che accusava di inquinamenti cultural-politici. La sua opera poetica è caratterizzata dalla raffinatezza delle scelte espressive, dal rapporto con un retroterra culturale classico (per es., gli alessandrini) e da un’ispirazione visionaria: La libertà o l’amore (La liberté ou l’amour, 1927, nt), Corpi e beni (Corps et biens, 1930, nt), Fortune (Fortunes, 1942, nt). L’originalità della sua scrittura consiste nell’unire l’improvvisazione e la ricerca sul linguaggio. Durante la guerra entrò nella resistenza e, deportato in Cecoslovacchia, morì l’indomani della sua liberazione. Nel 1953 l’essenziale della sua opera poetica è stato raccolto sotto il titolo Dominio pubblico (Domaine public, nt).