"Nome d'arte di Joseph Levitch, attore e regista statunitense. L'inizio della sua lunga e fortunata carriera è legato a D. Martin, con il quale lavora per un decennio a partire dal 1946. Insieme debuttano nella commedia La mia amica Irma (1949) di G. Marshall, e poi nel suo sequel, raggiungendo presto il successo grazie alla capacità di ipnotizzare il pubblico con il loro stile pazzo e personalissimo. In un crescendo di continui successi, tra cui sono da ricordare almeno Occhio alla palla (1953) e Il nipote picchiatello (1955) di N. Taurog, e Artisti e modelle (1955) di F. Tashlin, i due finiscono per rimanere intrappolati in storie troppo convenzionali e ripetitive e nel 1956 decidono di sciogliersi, ma L. dimostra a sé stesso e agli altri di essere in grado di proseguire da solo con Il delinquente delicato (1957) di D. McGuire, mantenendo lo stesso personaggio di sempre, anche se con meno gag del solito. Nel 1960 si dirige da solo nel film Ragazzo tuttofare, che si basa sulla comicità allo stato puro e segna l'inizio di un nuovo percorso. Nelle vesti di attore, regista e produttore, conquista il pubblico internazionale, in particolare quello francese, che saluta Le folli notti del dottor Jerryll (1963, strampalata versione del famoso romanzo del 1886 di R.L. Stevenson) come il suo capolavoro assoluto, in cui la commedia slapstick viene portata a nuovi livelli di assurdità, attraverso il sovvertimento degli schemi comici tradizionali. La sua visione anarchica divide pubblico e critica fra chi lo considera semplicemente infantile e chi lo trova ambizioso e geniale, ma film come L'idolo delle donne (1961), Tre sul divano (1966) e Il ciarlatano (1967) restano tra i vertici assoluti del cinema comico non solo hollywoodiano. Alla fine degli anni '60, dopo Scusi, dov'è il fronte? (1970), si ritira dalle scene per un intero decennio. Negli anni '80 viene chiamato a prendere parte a numerose trasmissioni televisive (non sempre di successo) e comincia a collaborare con importanti artisti, come M. Scorsese (nel film Re per una notte, 1983, dove L. interpreta sé stesso), B. Crystal e E. Kusturica, per il quale dà vita all'indimenticabile figura di un venditore di auto usate in Arizona Dream (1993); torna alla regia con Bentornato picchiatello! (1981) e Qua la mano picchiatello (1983). Nel 1995 debutta a Broadway nella commedia Damn Yankees, interpretando il diavolo. Gli ultimi anni sono segnati da frequenti crisi depressive, unite a manie autodistruttive che rendono tristemente malinconico il declino di uno dei più grandi talenti comici della storia del cinema. Nel 2009 riceve l'Oscar alla carriera."