Luca Ronconi è stato un attore e regista rivoluzionario, dalla vena creativa inesauribile, che ha firmato più di 120 copioni teatrali.
Si diploma all’Accademia d’Arte Drammatica a Roma e debutta come attore in Tre quarti di luna di Luigi Squarzina. Arriva al successo internazionale con l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto nel 1969, con debutto a Spoleto e una tournée che porta il teatro nelle chiese e nelle piazze italiane. Una rappresentazione unica nel suo genere: due palcoscenici in movimento posti alle estremità dello spazio scenico, irruzioni degli attori con carrelli di legno verso gli spettatori, che diventano partecipanti della messinscena. Lavora con Orazio Costa, Giorgio De Lullo, Michelangelo Antonioni, Corrado Pani e Gian Maria Volonté.
Alla Scala realizza importantissimi titoli d’opera con musicisti come Claudio Abbado e Riccardo Muti.
È direttore del teatro stabile di Torino e di Roma e - dal 1999 al 2010 - del Piccolo Teatro di Milano dopo Giorgio Strehler, dove mette in scena tantissimi spettacoli, tra cui La vita è sogno di Calderón de la Barca, Il sogno di Strindberg, Lolita di Nabokov, I due gemelli veneziani di Goldoni, Candelaio di Bruno, Quel che sapeva Maisie di James. Dirige per alcuni anni anche la scuola per attori del Piccolo. Nel 2008 gli viene conferito il Premio Antonio Feltrinelli per la regia teatrale e riceve lauree honoris causa dalle università di Perugia, Urbino, Venezia e Bologna. Leone d’Oro alla carriera nella Biennale Teatro di Venezia (2012).
Luca Ronconi muore nel febbraio 2015 a Milano, proprio nei giorni in cui al Piccolo è in scena il suo ultimo spettacolo Lehman Trilogy. Durava quattro ore e mezza e Ronconi lo definì “una ballata epica”: la storia della grande famiglia ebrea fondatrice della banca d'affari omonima colpita dalla crisi.
Come regista lirico, alla frequentazione dei "classici" dell’opera italiana e d’oltralpe, Ronconi accompagna un interessante lavoro di studio sui territori meno battuti del teatro musicale, come la grande stagione del Barocco italiano o la produzione operistica contemporanea. Incontro particolarmente felice è quello con la drammaturgia musicale rossiniana, ripetutosi negli anni con una serie di messe in scena di grande successo.
Estratto dall'articolo Luca Ronconi, eterno regista di un eterno teatro di Alessio Gaburri per Maremosso