(Damasco 1923 - Londra 1998) poeta e giornalista siriano. Diplomatico di carriera, nel 1966 si ritira a vita privata per dedicarsi alla poesia, alla casa editrice da lui fondata e al giornalismo. Considerato tra i maggiori esponenti della poesia araba contemporanea, è autore di oltre 20 raccolte di liriche e prose poetiche. Cantore sommo dell’amore, matura una crescente consapevolezza della complessità della relazione tra uomo e donna. Dopo la disfatta araba della «Guerra dei sei giorni» (1967), manifesta tutta la sua disapprovazione dei governi arabi in feroci satire che abbandonano la metrica classica a favore del verso libero. Fra le sue opere: Mi disse una bruna (1944, nt), opera d’esordio; Poesie selvagge (1970, nt); Poesia per Balqis (1982, nt), dedicato alla seconda moglie, uccisa a Beirut da una bomba; Io sono un uomo solo, tu una tribù di donne (1993, nt), Variazioni nizariane sulla passione (1996, nt). In Italia una scelta della sua produzione è in Poesie (1976) e Il fiammifero è in mano mia e le vostre piccole nazioni sono di carta e altri versi (2001).