Compositore e regista, Roberto de Simone è stato uno studioso delle tradizioni musicali ed etnomusicali napoletane e campane dei secc. xvii-xviii, da cui ha tratto spunti per spettacoli teatrali di grande brio e originalità, fra cui La gatta Cenerentola (realizzata nel 1987 con la Nuova Compagnia di canto popolare, con la quale ha collaborato a lungo), Mistero napoletano e Opera buffa del Venerdì Santo. Fra i lavori successivi: Giovanna dei Misteri (1989), Requiem in memoria di P.P. Pasolini (1989), Lauda intorno allo Stabat (1992). Come regista ha curato anche alcune interessanti riprese pergolesiane (Il Flaminio 1982-84; Lo frate 'nnammorato). Ha scritto L’oca d’oro (Einaudi 2019).
Nel 2015 gli è stato assegnato il Premio Nonnino Risit d'Aur: "Fine e profondo uomo di cultura, letterato, musicologo, compositore e autore teatrale, Roberto De Simone ha dedicato il suo esistere a salvaguardare e far scoprire un patrimonio culturale straordinario come quello tradizionale partenopeo che rischiava di spegnersi".
È stato direttore artistico del Teatro San Carlo di Napoli e del Conservatorio di musica San Pietro a Majella.
Per Einaudi ha pubblicato numerosi volumi, fra cui: La gatta Cenerentola (1977), Il presepe popolare napoletano (1998 e 2004), Il convitato di pietra (1998), L'opera buffa del giovedì santo (1999), La Cantata dei pastori (2000), Prolegomeni al Socrate immaginario (2005), Novelle K 666. Fra Mozart e Napoli (2006), Cinque voci per Gesualdo (2013), Satyricon a Napoli '44 (2014), La canzone napolitana (2017) e L'oca d'oro (2019). Ha inoltre curato le Fiabe campane (1994) e Il Cunto de li Cunti di Giambattista Basile (2002).
Sul sito Einaudi in occasione della sua scomparsa è stato scritto:
«De Simone era così: a volte un carattere non facilissimo ma, messo in un teatro con gli attori e le musiche giuste, era la persona più gioviale, ironica e generosa. E così lo ricorderanno tutti coloro che hanno lavorato con lui nel corso di tanti anni.»