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Mentre la filosofia e la politica possono annoverare studi sull'eccentrico, la letteratura, soprattutto in Italia, ne era sguarnita. Fino alla pubblicazione di questo volume, che raccoglie i ventisei interventi del convegno "Scrittrici eccentriche del Novecento", tenutosi a Firenze nel maggio 2000; un anno prima era uscito Soggetti eccentrici (Feltrinelli) di Teresa De Lauretis, libro che sta sullo sfondo e dialoga con i saggi relativi alle scrittrici novecentesche. Alla base campeggia l'idea che il progressivo definirsi del "soggetto femminile come Altro" ha liberato energie in grado di fare del "dislocamento e dell'eccentricità le chiavi di volta di un'inedita condizione filosofica ed esistenziale". Alle filosofe e alle letterate eccentriche appartiene l'erranza, tra i saperi e nei generi letterari. Esse hanno sviluppato la figura della nomade (che mette instancabilmente in discussione la propria stabilità e appartenenza e che si appropria di saperi vari e insoliti), della meteca ("viaggiatrice in lettura", che cerca di incrociare chi scrive nello spazio di chi legge), figure che sfuggono alle "certezze ingessate", che sono critiche e autocritiche, che stanno dentro e fuori (il margine, il potere, il canone), che non si fanno "trovare dove la norma prevede che si trovino ". Essere fuori dal centro è un altro modo di esserci, non necessariamente impoverito: si è mai pensato al deterioramento dei testi che viceversa si trovano nel canone? Le testimonianze di quattro scrittrici, i tre saggi teorici, l'introduzione e le conclusioni unitamente ai restanti lavori monografici affrontano momenti del Novecento letterario non solo europeo usando la norma di ricercare chi si è sottratta, in modi diversi ma sempre ponendosi da punti di vista decentrati, all'ordine normativo. Facciamo qualche nome senza cadere nell'elenco: le collaboratrici-amiche-amanti di Brecht, Woolf, Else Lasker-Schüler, Yourcenar, Cvetaeva; fra le italiane Amelia Rosselli, Paola Masino, la futurista Benedetta, e ancora Alba de Céspedes, Anna Banti, Margherita Guidacci; e fra le attuali autrici di bestseller, Antonia Byatt. Sono nomi, questi accanto ad altri, intorno ai quali si elaborano percorsi che consentono riflessioni sul rapporto tra scrittura femminile, tradizione dei testi ed eredità culturale.
Luisa Ricaldone
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