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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La scrittura di Galiano è diventata ormai una certezza, riesce a farti entrare nel mondo degli adolescenti e crea personaggi assolutamente reali, con un grande fascino, si legge tutto d'un fiato! consigliato!
Inizio col dire che questo libro è scritto benissimo; sarà che l'ha scritto un professore ma è veramente uno dei miei libri preferiti al mondo. In tutta sincerità appena cominciato a leggere non riuscivo bene a capire dove la storia volesse andare a parare, mi sembrava di leggere scene sconnesse ma ho ben presto capito come si stesse svolgendo la storia. Il personaggio principale è una ragazza, non perfetta, non la migliore, non la popolare, non tutta trucco e capelli ma semplice, con una storia difficile alle spalle e con il suo hobby particolare. Il personaggio maschile, come lo chiama ironicamente lei, articolo determinativo, è un ragazzo apparentemente normale ma con una storia difficile e tortuosa e un segreto importante. Mi sono appassionata a questo libro e mano a mano che scorrevo le pagine, il mio interesse aumentava e non vedevo l'ora di capire come andasse a finire. Questo libro non parla solo di una storia d'amore tra due ragazzi, ma parla anche di vita, di situazioni scolastiche, di situazioni familiari non perfette, di problemi personali, parla della vita così com'è, senza indorare la pillola. Proprio perché è stato scritto da un professore che è a stretto contatto con i ragazzi, con gli adolescenti, possiamo imparare da ogni riga, da ogni frase, da ogni parola. Questo libro è un libro che va letto con una matita in mano, per sottolineare tutte le frasi che ti rimangono dentro; questo è un loro che ti fa crescere, un libro che parla di tutto e di più. Uno dei libri migliori mai letti! Assolutamente consigliato, non perdetevelo.
Galiano è un grande autore. Capace di far innamorare i propri lettori.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Bisogna conoscere profondamente il mondo dell’adolescenza per essere in grado di dipingerlo così bene. E bisogna avere modo di osservarlo con attenzione, da dentro. Enrico Galiano, professione insegnante, non potrebbe farlo meglio. Capace, con la sua scrittura, di farci entrare in classe insieme a lui, riesce a tratteggiare in maniera molto efficace i lineamenti più complessi di un’età spesso ininterpretabile, conflittuale ed indecifrabile.
Gioia e Lo, alle soglie della maggiore età, vivono un’esistenza ai limiti dell’emarginazione. Famiglie complicate, amicizie reali inesistenti. Pensieri ed emozioni da comunicare, ma ad un mondo diverso da quello in cui sono costretti. Tutt’altro che superficiali, Gioia e Lo. Troppo distanti dalla rassegnazione di conformarsi al gruppo per ambire ad esserne parte. L’isolamento forzato in nome di una coerenza ed un rispetto etico difficile da ritrovare nei coetanei. Pensieri troppo profondi per essere condivisi con quell’età. Segreti troppo pesanti da vivere allo scoperto.
Poi si incontrano, Gioia e Lo; si incontrano e si piacciono, fino a scoprirsi reciprocamente attratti dalla loro consapevole distanza dal mondo. Condividono istanti e pensieri dando vita ad un fluttuare narrativo continuamente sospeso sul sottile confine tra realtà ed immaginazione, tra fiducia e disillusioni, tra segreti ed emozione. Si piacciono, si cercano, si amano e si feriscono, in nome di un sentimento tanto maturo da star stretto.
Eppure cadiamo felici è un libro che va a riprendere emozioni nascoste, le mescola, le centrifuga per benino e le restituisce candide e stropicciate. Non si limita ad abbandonare sul piatto dell’emotività la visione di una favola in chiave moderna; lascia dentro una interminabile colonna sonora dei Pink Floyd, una carrellata di immagini fotografiche da concorso, un intero vocabolario di termini, in realtà intraducibili, il cui significato si spinge molto oltre la parola stessa. Verrebbe spontaneo essere capaci di creare un vocabolo ad hoc che racchiuda tutto ciò che il libro lascia dentro; sì, è un libro TECOLASO…tenerezza-confusione-lacrime-sorrisi.
Perché, anche una volta chiuso e riposto sullo scaffale, rimane per un po’ lì nella testa e riporta fuori quei frammenti di adolescenza che inevitabilmente ci restano dentro. Quando, per strani che ci sentissimo, eravamo convinti di non essere soli. Quando la “pancia” prevaricava la “ragione”. Quando rialzarsi poteva sembrare impossibile. Quando il nostro microcosmo era tutto ciò che ci bastava per cadere felici.
Eppure cadiamo felici di Enrico Galiano è arrivato nella mia vita in modo imprevisto. E, proprio come tutte le cose impreviste, ha messo tutto in disordine e mi ha colto di sorpresa in ogni modo possibile. Mi ha emozionato, sorpreso, stupito e mi ha ridotto in lacrime. Ma, ancor di più, mi ha reso felice. E questo non accade con ogni imprevisto, ma solo con quelli migliori. Ma, come mi ha insegnato Gioia, c'è una parola francese per descrivere quello che ho provato leggendo questo libro: Frisson.
Non stupisce che il libro si sia aggiudicato il Premio Opera Prima 2017, né che le sue parole abbiano fatto innamorare migliaia di lettori in tutta Italia. Enrico Galiano è un autore eccezionale, capace di creare meraviglie che solo chi si nutre e respira e sogna parole può generare. E lo dimostrano le schiere di follower che lo circondano: quando si incontra qualcuno che sa raccontare così bene la vita, lo si riconosce.
Ecco perché, se lo avessi conosciuto prima, avrei letto Eppure cadiamo felici pronta all'uragano di emozioni che ha scaturito in me. Ma come ho detto questo libro mi è capitato tra le mani in modo inatteso, perciò l'ho letto totalmente a scatola chiusa. Impreparata alla storia di Gioia Spada, al senso di attaccamento che avrei nutrito nei suoi confronti, al bisogno di leggere altro sul suo conto.
Sebbene non abbia potuto preparare me stessa al fiume di sentimenti che il libro mi avrebbe suscitato, ho la possibilità di avvisare voi. Perciò, siete stati avvisati: questo libro crea meraviglie, brucia di una rara bellezza e sa far male ma, soprattutto, marchia il cuore. Un libro che dovete leggere, che voi siate giovani adesso o lo siate stati. Perfetto per gli amanti di John Green, Jandy Nelson e Rainbow Rowell.
Libri come quello di Galiano sono la prova che la letteratura Young Adult offre la possibilità di dar voce a storie coraggiose e bellissime, dolci e pungenti, che impartiscono lezioni senza voler fare della morale e danno la giusta dimensione a un'età complessa quanto l'adolescenza. Non c'è altro che possa dire se non questo: leggetelo.
Come si racconta un libro che ti si è infilato nel cuore, mettendolo sottosopra per crearvi un ordine tutto suo? Vorrei che la protagonista, Gioia Spada, fosse qui con me, adesso, per suggerirmi una delle parole intraducibili che colleziona, per poter descrivere quello che mi ha trasmesso la sua storia. Mi accontenterei anche di Tonia, l’amica immaginaria di Gioia, e delle sue battutine all’arsenico: sono sicura che saprebbe trovare la battuta giusta per dare senso a questa recensione.
Eppure cadiamo felici è un libro di quelli che non lasciano spazio a distrazioni, che fanno sbocciare pensieri e riflessioni anche sul cemento, che fanno sorridere tra le lacrime e piangere tra i sorrisi. Vorresti leggerlo e rileggerlo, sempre come se fosse la prima volta, e conoscere ancora Gioia e Lo, vedere le loro solitudini incrociarsi a metà strada e dar vita a una luce che abbaglia e cambia tutto. Gioia e Lo, Lo e Gioia, due metà dello stesso vinile scheggiato, pieni di crepe e segreti, pieni di fragilità troppo grandi per essere contenute nel cuore di un adolescente, ma che condivise pesano meno.
Quelle di Gioia, sola contro un mondo che non la capisce, frutto di un amore sbagliato, con un (mitico) insegnate come amico e una passione per le parole intraducibili. E quelle di Lo, misterioso groviglio di segreti amari e dolci fragilità. La loro è una storia di colpi inflitti dalle persone che avrebbero dovuto proteggerli, perché nella vita è così che va. Colpi forti, che feriscono, che creano cicatrici. Ma è anche una storia d’amore. Quell'amore bello, che porta la pioggia dove tutto è arido e mette in luce quello che c’è di buono nel mondo, anche quando ci sentiamo degli alieni. In te, anche quando sei imperfetto. Nella vita, anche quando è cattiva. Ovunque.
Delle vicende che vivono Lo e Gioia non c'è molto che si possa dire. Parlarne troppo, eccedere, le priverebbe della loro improvvisa magia che sorprende dalla prima all'ultima pagina. Quello che si può dire, però, è che la loro storia è bellissima e toglie il respiro, che Gioia è una di quelle protagoniste toste, ma toste davvero. Presa a calci dalla vita, dai suoi compagni di scuola, dalla sua famiglia allo sbando, Gioia ha il cuore pieno di crepe, che però custodisce interi universi. Lei è un cielo di parole intraducibili, troppo buio per essere visto da occhi impreparati.
Ma quando Lo riesce a scorgerlo, quel cielo, tutto si riempie di luce e vita e colori. La loro è una storia d'amore dolcissima, ma anche pungente, un po' come accade con i piaceri più intensi che sono assieme gioia e dolore. Li si adora incessantemente dalla prima all'ultima riga, desiderando di poterti prendere cura di loro, schermarli dalla realtà che ferisce, etichetta, delude, colpisce duro. Li si vorrebbe stringere fortissimo e cambiare il loro destino, ma presto ci si accorge che in fondo il destino sa come farsi perdonare.
Eppure cadiamo felici è un libro che affronta temi cruciali, ma lo fa senza voler fare falsa morale o impartire lezioni sfacciatamente. Come uno dei suoi personaggi secondari, che è tra l'altro il mio preferito, Enrico Galiano è un insegnante e prende sul serio l'adolescenza. Questo non vuol dire che si prenda troppo sul serio, anzi. Il suo romanzo è intriso di intelligenza e sagacia, di sarcasmo e ironia, oltre che di realismo.
Eppure cadiamo felici è quel libro che mi piace immaginare tra le mani dei giovani lettori, perché sono questi i romanzi che segnano, che ci portano intraprendere viaggi che val la pena fare. Ma che vorrei trovare anche sui comodini dei lettori di tutte le età, perché non si è mai troppo adulti per un'emozione tale. Dunque, che voi siate o meno adolescenti, questo romanzo, tanto bello e geniale, merita la vostra attenzione.
Recensione di Glinda Izabel
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