Era tutta un'altra cosa. I miei (e i vostri) anni Sessanta

Se dovessi giudicarlo come analisi sociologica, il giudizio sarebbe negativo. Ma credo che l'intento dell'autore fosse solo quello di raccontare cosa fu la sua infanzia, vista con i suoi occhi di allora e soprattutto quelli di oggi. Certamente un po' troppo nostalgico e poco obiettivo ma scritto in maniera fluida. Una lettura abbastanza gradevole.

Si può guardare al passato con la lente rosa dell'infanzia, e allora tutto era più bello; ma se si fanno le analisi sociologiche si devono fare sul serio, non solo su quelle quattro cose che hanno composto la tua infanzia. Per me la descrizione più emblematica di quanto sia sbilanciato questo libro è la scena della TV vista tutti insieme, come nessuno ora fa più, così socializzante: peccato che le donne fossero tutte, per ammissione dell'autore, in cucina a rassettare. La morale è sempre quella? Si stava meglio quando si stava peggio.