In 16 (cm 10 x 16), pp. 78 + (2). L'esemplare si caratterizza per una curiosa particolarita': al posto dell'ultima carta bianca e' presente una carta, con medesima vergellatura, con stampa del frontespizio di un'altra opera edita sempre da Scoriggio nella medesima data: "Practicabiles observationes reconditae in morbis curandis seu Animadversionum et Curationum medicarum libri septem" di Ludovico Septalio. L'opera, peraltro, da ricerche effettuate, non sembrerebbe essere stata effettivamente pubblicata (forse una prova tipografica sul medesimo foglio su cui era stata stampata la Historia de' tredici?). Vignetta in xilografia raffigurante un cavaliere al frontespizio. Legatura ottocentesca in "veau clair" con decorazioni a secco ai piatti. Seconda edizione di quest'opera sulla disfida di Barletta poi ristampata nel 1721 da Felice Mosca. L'edizione originale fu edita a Capua, per Giovanni Sultzbach, nel 1547. L'A. e' anonimo ma e' definito, nel titolo, "Autore di veduta che vi intervenne" ed e' per accreditare la propria presenza sui luoghi della sfida che, nell'introduzione a cura dell'editore, si afferma che la prima edizione risalirebbe al 1503, l'anno della disfida: "In realta' questa edizione, come hanno convincentemente dimostrato gli studi del Faraglia e del Pedicini non e' mai esistita, e la prima edizione dell'opera e' quella del 1547. Dunque l'anonimo di veduta non vide proprio nulla. Cio' non significa che il suo testo sia privo di interesse. Al contrario: esso merita attenzione proprio perche' e' una contraffazione ex post... Solo una decina delle pagine del testo... sono dedicate alla narrazione della disfida. Tutte le altre pagine sono occupate dalla riproduzione del carteggio intercorso per concordare le modalita', il tempo e il luogo della disfida tra i maggiori personaggi in essa coinvolti: Fieramosca e La Motte anzi tutti, ma anche Inigo Lopez, Diego de Mendoza, monsignor de La Pallice e il Gran Capitano. È superfluo dire che si tratta anche in questo caso di documenti fabbricati piu' tardi, come hanno dimostrato gli studi gia' citati sulla base di constatazioni di ordine cronologico e linguistico... La ricostruzione della disfida fatta dall'anonimo non presenta novita' di rilievo rispetto alle precedenti ricostruzioni, salvo che per il finale. Vi si dice che la processione che ebbe luogo per festeggiare la vittoria fu aperta da un'immagine della Madonna davanti alla quale 'smontorno tutti, e fer la debita oratione, rendendo grazie infinite all'immortal Iddio, et alla gloriosa sua Madre della felice vittoria acquistata'. Seguono, da pagina 65, epigrammi in latino dedicati ad Ettore Fieramosca, e, da pagina 74 i nomi dei tredici combattenti italiani con osservazioni. Giuliano Procacci, "La disfida di Barletta tra storia e romanzo", 2001, p. 37 e ss. Manzoni, "Bibliografia statutaria e storica italiana", p. 57. Lozzi ("Biblioteca istorica della antica e nuova Italia", 290) considera questa come la prima edizione non citando quella di Capua.
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