Sotteso dalla nuova religione del miglioramento incessante delle condizioni di vita, il "benessere" è ormai passione di massa, scopo supremo delle nostre società aperte e democratiche, ideale prepotente e pervasivo. È nato un nuovo tipo antropologico, Homo consumericus, il "turbo-consumatore" mobile, flessibile, sfrenato: altro che il vecchio "Prometeo scatenato" che voleva trasformare il mondo con la tecnica! Adesso il progresso tecnologico deve essere al servizio dell'"iperconsumatore", e quest'ultimo non è affatto una pedina delle multinazionali o delle grandi marche, ma si rivela un giudice sofisticato delle merci gettate sul mercato, un filtro ineliminabile del gioco della domanda e dell'offerta. Eppure, mentre questo inedito "soggetto" realizza il suo trionfo, paradossalmente quella felicità che sembra così a portata di mano si rivela un "piacere ferito". Mai come oggi il senso della potenza si accompagna alla consapevolezza di una irrimediabile solitudine.)
Leggi di più
Leggi di meno
Disp. immediata