Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 11 liste dei desideri
I Feltrinelli. Storia di una dinastia imprenditoriale (1854-1942)
Attualmente non disponibile
26,60 €
-5% 28,00 €
26,60 € 28,00 € -5%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
15,40 € Spedizione gratuita
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato
Libro di Faccia
6,38 € + 5,30 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
ibs
26,60 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
26,60 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
15,40 € Spedizione gratuita
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato
Libro di Faccia
6,38 € + 5,30 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Chiudi
I Feltrinelli. Storia di una dinastia imprenditoriale (1854-1942) - Luciano Segreto - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
Feltrinelli. Storia di una dinastia imprenditoriale (1854-1942)

Descrizione


Ai più giovani il nome Feltrinelli evoca anzitutto una catena di librerie e poi la casa editrice che pubblica libri di successo, soprattutto di narrativa. Per le generazioni meno giovani il nome è associato ad alcuni grandi casi editoriali, come "Il Gattopardo" o "Il dottor Zivago", nonché a un drammatico evento storico, la morte del fondatore della casa editrice, Giangiacomo Feltrinelli, nel 1972. Questo libro non si occupa di quella Feltrinelli e accenna appena a Giangiacomo. Si arresta infatti alla Seconda guerra mondiale, quando la famiglia Feltrinelli era considerata una delle più importanti del capitalismo italiano, a fianco degli Agnelli, Pirelli, Volpi, Orlando, Breda, Falck, Cantoni, Donegani: grandi famiglie che avevano legato il proprio nome alla nascita di una nuova Italia, che avevano saputo trasformare, in poco più di un paio di generazioni, un paese fondamentalmente agricolo in una moderna nazione industriale. Quando molti dei nomi più altisonanti del nascente capitalismo industriale italiano muovevano i primi passi sulla scena economica del paese, i Feltrinelli avevano già alle spalle quaranta o cinquant'anni di storia, costellati di successi e iniziative in diversi settori economici. Frutto di una ricerca condotta in vari paesi europei e in una trentina di archivi, primo fra tutti quello della famiglia, questo libro illustra la storia di tre generazioni di Feltrinelli e delle attività economiche che hanno consentito loro di raggiungere le vette del capitalismo italiano ed europeo.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2011
7 giugno 2011
504 p., ill. , Brossura
9788807111150

Voce della critica

  Il 23 giugno 1942, quando muore, Antonio Feltrinelli è proprietario di un solido gruppo di imprese, che lascia in eredità alla Reale Accademia d'Italia, poi dei Lincei, diventata così il socio di maggioranza. Il gruppo non è dunque più nel controllo della famiglia Feltrinelli, rimasta in minoranza con i due nipoti di Antonio, Giangiacomo e Antonella, figli del fratello Carlo e quindicenni nel 1942. E al 1942 si ferma il libro di Luciano Segreto, consapevolmente, in quanto il 1942 segna una cesura netta nella vicenda secolare della dinastia imprenditoriale, destinata a proseguire secondo altri percorsi, in primis con la casa editrice fondata da Giangiacomo nel 1954, a cento anni dalla nascita nel 1854 dell'originaria Ditta Fratelli Feltrinelli a Gargnano, sul lago di Garda. Alle origini è il commercio del legname. Un settore, questo, poco studiato dalla storiografia, anzi rimosso dai richiami prevalenti ad altre materie prime e ai prodotti della rivoluzione industriale come ferro e acciaio. Il legno, invece, rimane un elemento decisivo nella crescita economica ottocentesca e ancora nel Novecento. I Feltrinelli costruiscono e mantengono dunque le basi della propria fortuna, e dell'ascesa ai vertici del capitalismo italiano, grazie al commercio, caso piuttosto raro. Non manca una precoce propensione internazionale, il che amplia le ramificazioni degli affari tramite una fitta rete di magazzini, segherie e agenti in Austria e nell'Europa centro-orientale e balcanica. Il mercato è così esteso a tutto il Mediterraneo. Delle tre generazioni studiate da Segreto, il primo leader è Giacomo, uno dei fratelli fondatori, che, sfruttando la cospicua liquidità generata dal core business, porta la famiglia a crescere e a diversificare gli interessi dal legno alle costruzioni ferroviarie (in Italia e Svizzera, soprattutto), immobiliari (tra Milano e Roma) e idrauliche (a Vienna); alle banche (nella Banca Popolare di Milano, nella Banca Unione Italiana e con un proprio istituto, la Feltrinelli, Colombo & C. poi Banca Feltrinelli), Fino all'industria cotoniera ed elettrica (la Edison). Giacomo è affiancato dal giovane nipote Giovanni, il più brillante della seconda generazione e destinato a succedergli nella leadership, ma deceduto prematuramente, nel 1896, come accade ad altri membri della dinastia. Tocca dunque alla terza generazione assumere la guida del gruppo, nelle mani di Carlo, figlio di Giovanni, ancora quindicenne alla morte del padre, ma sostenuto dalla guida attenta dell'anziano Giacomo, morto nel 1913, un imprenditore commerciante diventato businessman completo, il che sarebbe piaciuto a Sombart. Con Carlo i Feltrinelli compiono un'ulteriore e rapida traiettoria ai vertici del capitalismo finanziario e industriale negli anni venti. Noto a livello internazionale (nel 1924 rappresenta l'Italia nel consiglio generale della Reichsbank), Carlo è il regista delle principali operazioni (la nuova Banca Feltrinelli, la Banca Unione del 1919, la privatizzazione dell'Ansaldo e la forte partecipazione nel Credito Italiano, di cui è presidente dal 1928) e si colloca al terzo posto per presenze nei consigli di amministrazione delle anonime italiane e al primo contando anche le società estere. Consapevole della nuova centralità assunta dalla dimensione finanziaria e monetaria nell'economia mondiale e d'impresa come dell'esigenza di una ristrutturazione organizzativa aziendale che dia spazio ai manager, Carlo è al centro di alcuni passaggi decisivi nella vicenda capitalistica italiana, fino alla costruzione dell'economia mista dopo la grande crisi del 1929. Momento, questo, che segna però anche il passaggio del Credito Italiano all'Iri con la perdita delle azioni da parte dei Feltrinelli, ma con il mantenimento della loro partecipazione nella Edison, il colosso dell'energia. Quando anche Carlo muore all'improvviso, nel 1935, gli succede il fratello Antonio, artista, mecenate, promotore e organizzatore di cultura, certo non particolarmente coinvolto nelle imprese, trasmesse in eredità alla Reale Accademia sette anni dopo. Una lunga e complessa vicenda, dunque, articolata su scenari e contesti molto diversi in un ampio panorama internazionale e ricostruita da Segreto in base a fonti altrettanto ampie e diversificate, sul difficile terreno dell'intreccio tra pubblico e privato, tra impresa e famiglia, tra interessi e sentimenti. Ne emerge una corposa biografia dinastica, fertile di suggestioni per la ricerca in merito a un tema ancora trascurato non solo dalla storiografia, ossia la longevità delle imprese. Una longevità non scontata e neppure diffusa, che molto deve alla capacità di mettere in campo, di trasmettere e aggiornare nel tempo beni immateriali, fattori di conoscenza, nonché un articolato saper fare. Capacità che è stata la vera forza dei Feltrinelli. Almeno fino a quando non si è interrotta nei primi anni quaranta del Novecento. Paride Rugafiori  

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Luciano Segreto

Luciano Segreto insegna Storia economica internazionale e Storia della finanza alla Facoltà di Scienze politiche di Firenze; è autore di numerose pubblicazioni sulla storia dell’industria e del mondo finanziario. Tra le sue opere più recenti ricordiamo: L’economia mondiale dopo la guerra fredda (il Mulino, 2018); con Gian Luigi Basini, Credito Emiliano 1910-2010. Dalle radici agricole alla diffusione nazionale (Laterza 2010); Europe at the Seaside. The Economic History of Mass Tourism in the Mediterranean (Berghahn Books, 2009); Giacinto Motta. Un ingegnere alla testa del capitalismo industriale italiano (Laterza 2005); e I Feltrinelli. Storia di una dinastia imprenditoriale (1854-1942) (Feltrinelli, 2011).

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi