L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Fenomenologia e critica della ragione, scrive Husserl nel 1905, nascono forse da un comune bisogno: si addensano in questa formula i tanti fili storici e teorici che collegano Kant e Husserl sulla scorta di un intreccio la cui più profonda fisionomia è forse in larga misura ancora da indagare. Perché, appunto, essa non si lascia interamente rintracciare nel confronto diretto dei rispettivi progetti filosofici, ma si colloca piuttosto sul piano del bisogno teorico che a tali progetti è sotteso. Piano, questo, più difficile da raggiungere, che non sembra risolversi negli esiti e nelle figurazioni esplicite delle rispettive filosofie, ma ne coinvolge anche le intenzioni nascoste e le dinamiche che, pur plasmandone lo stile, siano rimaste eventualmente inapparenti. Così, ritornare al rapporto tra Kant e Husserl significa ben più che un semplice esercizio comparativo, è l’atto di porsi nel mezzo di un incontro che non ha ancora cessato di compiersi e che, come ogni incontro, vive anche di cenni, di ammiccamenti, di allusioni vaghe e promettenti, nonché di quei silenzi che presentano, a volte, la stessa densità di una parola.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore