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I saggi raccolti in questo primo volume degli Annali di etica pubblica - una serie che la casa editrice Donzelli avvia per iniziativa di Sebastiano Maffettone e Salvatore Veca - sono percorsi da un comune denominatore che scaturisce da un intero ventennio di ricerca e di discussione attorno a un tema cruciale: come collegare, appellandosi alla ragione e non all'autorità, la razionalità del sapere scientifico alla passione democratica? E ancora, come tradurre prospettive teoriche in politiche pubbliche che non prescindano dai princìpi e dai valori ma siano anzi ad essi saldamente ancorate? Non è possibile né augurabile continuare a considerare i princìpi e i valori come variabili - di derivazione emotiva o individuale, o ancora, come si usava dire, d'indole sovrastrutturale - senza rischiare di approfondire ulteriormente il divario tra razionalità teorica e scelta politica.In questi saggi, dedicati a filosofia, politica e società, la dimensione politica della riflessione teorica si fa concreto ragionamento sul rapporto tra la politica e le politiche, ovvero tra i princìpi filosofici di etica pubblica e i metodi e gli strumenti in grado di realizzarli. La via verso la piena legittimazione scientifica dell'etica pubblica non è stata facile, e numerose sono in questo volume le tracce che ne ricostruiscono i percorsi principali, chiusi tra il pragmatismo amorale della politica e il dogmatismo immorale dell'accademia. Ma non è, oggi, infondato nutrire qualche speranza attorno alla capacità di convincimento di un'idea semplice quanto fondamentale: che l'azione politica possa essere guidata da una concezione seria e meditata dell'etica pubblica.
Legatura: editoriale. Copertina in cartoncino rigato, minimi segni d'uso sulla parte inferiore del dorso, leggere tracce di sporco. Taglio velato. Formato 21,50 x 12 8879891669 Buono (Good) .
scheda di Carter, I., L'Indice 1996, n. 3
"Filosofia, politica e società" raccoglie saggi di autori diversi che condividono un interesse per questioni di giustizia sociale e la convinzione che, per affrontarle, sia fruttuoso un approccio interdisciplinare di indirizzo analitico. È il primo di una serie annuale di volumi, il cui scopo principale è promuovere le discussioni filosofiche in etica pubblica. La varietà degli interventi aiuta il lettore a costruirsi un quadro generale dello stato dell'arte in filosofia politica, nonché a capire la rilevanza degli ultimi progressi per discipline affini quali l'economia e la filosofia morale. Un punto di riferimento importante per i filosofi politici di questo gruppo di studiosi è l'ultimo libro di John Rawls. L'influenza del pensatore americano è evidente soprattutto nei saggi di Antonella Besussi e Sebastiano Maffettone, dove viene affrontata la questione se etica e politica siano separabili o meno (la cosiddetta controversia "continuità" versus "discontinuità"), e in quello di Salvatore Veca, che tratta la relazione tra interessi e identità e il problema della stabilità. Quest'ultimo problema viene affrontato in modi diversi dai modelli rivali del "contratto" e della "convenzione" - modelli esaminati anche nel saggio di Eugenio Lecaldano, che argomenta a favore del secondo. Più centrati sul concetto di uguaglianza sono i saggi di Elisabetta Galeotti e Marco Santambrogio, il primo trattando la distinzione tra uguaglianza e differenza, e il secondo la relazione tra uguaglianza e responsabilità. Il lettore orientato verso l'economia o la scelta razionale troverà di particolare interesse i saggi di Elena Granaglia, che argomenta a favore di un interesse da parte degli economisti per l'etica analitica, e quello di Lorenzo Sacconi, che tratta quella versione del contrattualismo morale dove viene impiegata la teoria dei giochi. Due saggi orientati più verso la filosofia morale sono invece quelli di Maurizio Mori e Tito Magri: il primo rintraccia dei legami tra il lavoro del filosofo inglese Henry Sidgwick e il movimento contemporaneo dell'etica applicata; il secondo presenta un progetto che vorrebbe cercare una fondazione per la moralità nella filosofia della mente e nella scienza cognitiva.
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