I bilanci d’impresa, oggetto del presente lavoro, sono redatti secondo Accounting Standards nazionali o internazionali. Nonostante l’obiettivo di armonizzarli e farli convergere su principi di generale accettazione, gli Accounting Standards presentano ancora molteplici differenze per modalità di finanziamento, forma giuridica, classe dimensionale, settore di attività economica delle imprese. In questo contesto, il volume si propone di approfondire gli Accounting Standards da utilizzare per la redazione dei bilanci d’esercizio nelle società di capitali operanti nei settori industriale, commerciale e dei servizi (esclusi quelli finanziari e assicurativi), che si finanziano senza il ricorso alla quotazione delle proprie azioni. L’analisi è focalizzata, in particolare sugli Accounting Standards nazionali, che comprendono sia la disciplina giuridica che i principi contabili dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC). I principi contabili internazionali dell’International Accounting Standards Board, invece, sono sintetizzati nelle principali differenze rispetto alla disciplina nazionale. Bilanci inaffidabili o redatti con politiche di Earnings Management che vanno contro gli Accounting Standards possono essere tra le cause delle frodi, degli scandali finanziari, della realizzazione di rilevanti perdite di reddito e sociali per investitori, creditori, lavoratori d’impresa. La conoscenza degli Accounting Standards è, dunque, fondamentale per evitare i rischi citati in precedenza e per assicurare adeguata qualità dei bilanci, dei processi di Financial Reporting e di Auditing. I Chief Financial Officier (CFO) e tutto il personale che in impresa lavora negli uffici amministrativi e di controllo devono conoscere in modo completo e applicare in modo corretto gli Accounting Standards per tendere ad una rappresentazione fede delle connesse componenti elementari.
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