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La storia del protagonista è la storia di un qualsiasi giovane uomo di oggi, che gode di un lavoro stabile come giornalista, una compagna che ama e di una sua stabilità. Eppure, ogni sua parola, gesto, azione sono improntate al negare questa stabilità: la paura in parte irrazionale e in parte perfettamente logica che il mondo debba finire da un momento all'altro, lo pongono in un continuo precario equilibrio psicologico. Quando Rossa, la sua compagna, gli manifesta il desiderio di avere un figlio, in lui si genera una crisi: nella precarietà di un mondo che volge verso il collasso ecologico, non può esserci prospettiva di futuro, né per lui né, soprattutto, per i suoi eventuali figli. Come si fa infatti a pensare di poter mettere al mondo dei bambini, degli altri esseri umani, in un pianeta come la Terra che è ormai prossimo alla distruzione? Non è quasi una cattiveria, un atto di puro egoismo generare nuove vite in un mondo che volge al termine? Una fine imminente che non è solo ambientale ma è anche sociale, poiché «le notti, i locali, le piazze, i bus, sono abitati dalla violenza come un tempo erano abitati dalla gente e dalle stelle». Ma la natura va avanti, deve trovare la forza di andare avanti, la vita deve continuare a nascere, a proliferare, perché anche in mezzo al caos, anche in mezzo ai rifiuti e al cemento, anche in una società che rigurgita violenza, l'unica via, l'unica soluzione, l'unica resistenza possibile è la stessa dall'alba dei tempi: l'amore. Due riflessioni si possono fare a seguito della lettura di questo romanzo. La prima: cos'è la fine del mondo, se non la fine del "nostro" mondo, della nostra quotidianità? Ciclicamente andiamo incontro nella a piccole apocalissi: la fine di una relazione, un incidente, un fallimento a lavoro, un lutto, ma anche un nuovo amore, un successo, un incontro casuale, una nascita. Ed ecco la seconda: dietro ogni fine del mondo, dietro ogni catastrofe, globale o personale che sia, si cela sempre un nuovo inizio.
Un libro bellissimo, che diverte facendo riflettere e commuove giocando sempre sul filo dell'ironia. Le citazioni di film e romanzi sono spassosissime. Lo stile piacevole e moderno. Il pretesto, ma anche il contesto, è il Global Warming, la causa scatenante dell'azione è la volontà di diventare madre della compagna del protagonista. Ma figli e fine del mondo non vanno tanto d'accordo! Non conoscevo l'autore, ma il libro mi ha catturato fin dal titolo e dalla copertina. Da leggere! A.S.
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