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Foglie morte-Nessuno scrive al colonnello-Cent'anni di solitudine. Nobel 1982
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1999
1 gennaio 1999
LVI-662 p., ill.
9788802040615

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Piero Canale
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Un momento di solitudine

Nomi e paesi lontani, che oggi i critici chiamano realismo magico, ma che in realtà è la solitudine dell'uomo di fronte a un'idea di progresso che lascia l'individuo inerme di fronte a quei "giganti" che brutalmente governano le vite, sradicano, spremono le ricchezze e le anime. Macondo è il mondo. Non è un caso che il romanzo più celebre e denso di Gabo (e forse anche del XX secolo) esca nel 1967 (in Italia è pubblicato nel 1968 da Feltrinelli nella traduzione di Enrico Cicogna). Non è un caso, poiché è difficile credere alle coincidenze, quando nel mondo una generazione è pronta a fare una rivoluzione, e un mondo è descritto con tutte le storture, le stranezze, le difficoltà, le "magie", i sentimenti e le generazioni che passano e cuociono sotto il sole ardente e si piegano sotto la pioggia e si inchinano alla morte. L'America Latina è soltanto un teatro, forse quello più truce di una modernità altera che nega i popoli e la natura dell'uomo. Soltanto l'istinto della sopravvivenza risulta - perdonatemi il gioco di parole - sopravvivere. Rimane un uomo diverso, ma che nello stesso tempo è uomo perché sopravvive nel seme e nell'amore. Amore, ricordi e una rivoluzione di Bolìvar non compiuta. Sogni che sono già nostalgia. Oggi saranno più di cento gli anni che questo momento di solitudine darà all'anima del mondo.

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Gabriel García Márquez

1927, Aracataca - Macondo (Colombia)

Scrittore colombiano Premio Nobel per la Letteratura nel 1982.Come giornalista ha soggiornato in Francia, Messico e Spagna; in Italia è stato allievo del Centro sperimentale di cinematografia. Ha esordito con un breve romanzo, dove più evidente è l’influenza di Faulkner: Foglie morte (La hojarasca, 1955), cui sono seguiti Nessuno scrive al colonnello (El coronel no tiene quién le escriba, 1961); i racconti raccolti ne I funerali della Mamá Grande (Los funerales de la Mamá Grande, 1962), nei quali, soprattutto in quello che dà il titolo al volume, è già tratteggiato il mondo mitico e paradossale del narratore; La mala ora (La mala hora, 1962), altro romanzo, dove si narra una storia spietata di lettere anonime che coinvolge...

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