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Anno edizione: 1997
Anno edizione: 2019
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La maestria di Ernst Jünger ha raggiunto le punte più alte in quegli scritti dove lo stile diventa forma della contemplazione: lo dimostra in maniera imperiosa Foglie e pietre, del 1934, in cui Jünger raccolse una serie di brevi testi: taluni, come la mirabile Lettera dalla Sicilia all’uomo nella luna, con natura di «foglia», altri, come Fuoco e movimento, più affini alla «pietra». Ma tutti «presentavano un carattere di durata al di là dell’occasione contingente». Parole venate di ironia, perché tali occasioni oscillavano fra il paradiso solitario di alcuni viaggi e l’inferno collettivo della Grande Guerra, colta nella sua scaturigine tecnica e selvaggia in uno scritto (La Mobilitazione Totale) che ha avuto un’immensa influenza sino a oggi. E tuttavia che l’oggetto sia il petalo di un fiore o un incendio cosmico non fa differenza: l’occhio che vi si posa è lo stesso – l’occhio di un naturalista che con equanime attenzione lascia affiorare le nervature segrete delle cose. Di fatto, Jünger stesso definì questi scritti «esercizi dello sguardo».
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Sono qui raccolti alcuni brevi e magistrali saggi di Jünger; la precisione del linguaggio, l'indagine scrupolosa e profonda della psiche umana, le sue descrizioni minuziose e precise, da entomologo, ci accompagnano in una riscoperta scientifica più che mai del linguaggio come strumento di indagine e conoscenza.
Il tempo migliore? Quello senza unità di misura. Dove la sabbia della clessidra cessa di scorrere.Un libro di quieta meditazione, adatto ad essere letto nel silenzio di uno studiolo imbottito di vecchi libri mentre il fuoco scoppietta nel camino. Le meditazioni del vecchio Jünger sulla clessidra partono da considerazioni di tipo storico e collezionistico, ma ben presto si dipanano pensieri più astratti sulla natura del tempo e del suo "uso". Bella l'edizione Adelphi, corredata di stampe e fotografie d'epoca. Davvero consigliato.
Felice è la semplicità che ignora le biforcazioni del dubbio, ma più selvaggia e più virile è la felicità che fiorisce ai margini degli abissi. Questo è un libro sul dolore, fatto di aforismi e frammenti, diviso in 3 sezioni. Il dolore che ci presenta Jünger è una di quelle chiavi che servono ad aprire non solo i segreti dell'animo, ma il mondo stesso. Quando ci si avvicina a quei punti in cui l'uomo si mostra all'altezza del dolore, o superiore ad esso, si accede alle sorgenti della sua forza e al mistero che si nasconde dietro il suo potere. Dimmi il tuo rapporto con il dolore e ti dirò chi sei! Assolutamente da leggere.
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