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La follia di Almayer
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Kaspar Almayer è "lo sciocco sognatore dai capelli grigi", un uomo "con la testa fra le nuvole, debole, indeciso e infelice", è un bianco che, lasciandosi cullare dal sogno di una vita diversa, non si accorge, nella sua follia, di essere il derelitto rappresentante di una razza "superiore" ormai al tramonto, inconsapevole preda di astuti trafficanti arabi, decisi a soppiantare gli europei. In questo suo primo romanzo Conrad ha dato vita al ricordo di un personaggio reale che aveva attirato la sua attenzione quando, a bordo di un piccolo piroscafo, prestava servizio tra Singapore e le isole dell'arcipelago malese. Quella figura incongrua, intravista sul pontile di un torbido fiume tropicale, fece perdere alla Marina Mercantile britannica un capitano di lungo corso ormai prossimo alla quarantina, ma fece acquistare alla letteratura un nuovo maestro del romanzo moderno.
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In commercio dal:
10 settembre 2015
Pagine:
200 p., Brossura
EAN:
9788842556336
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Il sentimento del dimenticare
10 gennaio 2020
Il primo romanzo di Joseph Conrad deve la sua esistenza ad un signore che Conrad , nei suoi ripetuti viaggi sul suo veliero in giro per il mondo, incontra sul molo di un porto del Borneo...un signore strano, eccentrico, un olandese finito dall'altra parte del mondo ad inseguire un sogno, la ricchezza. Conrad ci metterà cinque anni a scrivere questo romanzo, inizierà con duecento parole, non tante, e nel frattempo continuerà a viaggiare. La follia di Almayer è la villa, maestosa e vuota , che Almayer si è fatto costruire , gli abitanti del posto la definiscono una casa folle, che Almayer non ha ancora finito di pagare, prigioniero di un matrimonio di interessa e con un unico amore, sua figlia. Il sogno di Almayer è tornare in Olanda e presentare sua figlia al mondo, darle la ricchezza che lui ha sempre inseguito, ma il destino sovverte i suoi piani: la figlia si innamora di un principe balinese, mezzo contrabbandiere, un personaggio ai limiti della legge e che combatte gli olandesi e sarà proprio Almayer ad aiutarli a scappare. Lui che ha un unico grande amore, sua figlia, dovrà organizzare la loro fuga. Ed è su quella spiaggia di quell'isolotto che Conrad da spessore e struttura ad un sentimento, ad una emozione: " dovrò dimenticare prima di morire, altrimenti ricorderò per l'eternità". E aggiunge: " dimenticare in maniera sistematica e costante" è l'unico modo per non ricordare . E c'è una scena che ci portiamo dentro...lui in ginocchio sulla spiaggia che copre le orme della figlia che vanno verso il mare, il servitore Alì lo chiama, dobbiamo andare, ma lui, folle e vestito di bianco, deve dimenticare...prende la sabbia con le mani e copre le orme una ad una.. lasciando tante piccole tombe dietro di se. Ecco cosa dobbiamo a Conrad. Fine.
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