L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
A partire dagli anni settanta le religioni si sono lentamente riappropriate di spazi che la secolarizzazione aveva loro sottratto da tempo. Come ci ricordava il sociologo americano José Casanova, il paradigma della secolarizzazione è al tramonto. Nella sua pionieristica indagine, Casanova riteneva infatti che fosse venuta meno la separazione tra la sfera religiosa e quella temporale e che il "fatto religioso" fosse ormai "deprivatizzato" (lo studio prendeva in esame paesi come Spagna, Polonia Brasile e Stati Uniti). Il corposo lavoro di Luca Ozzano parte, per così dire, da queste conclusioni e affronta la domanda seguente: fondamentalismo e democrazia possono convivere in uno stato di diritto? La novità del lavoro di Ozzano sta proprio nell'ultima parte della domanda. In una democrazia si possono affermare movimenti o fazioni fondamentaliste? Il lavoro si concentra su casi di India Israele e Turchia, ma un rapido sguardo ci dice che anche negli Stati Uniti, in Irlanda del Nord e nello Sri Lanka l'affermazione dei fondamentalisti è avvenuta o direttamente con la salita al potere di partiti o con movimenti che facevano da sponda e da stimolo a presidenti eletti, come nel caso degli Stati Uniti di Ronald Reagan e della Moral Majority. Il lavoro ha anche contenuti relativi alla comparazione che mantengono una certa utilità euristica. E a chi non fosse particolarmente informato del dibattito scientifico intorno al termine "fondamentalismo", molto utilizzato dalla pubblicistica, consigliamo infine la lettura attenta del primo capitolo, che spiega cosa si intende per fondamentalismo e ricostruisce un ricchissimo dibattito accademico sul termine sorto tra Europa e Stati Uniti.
Paolo Di Motoli
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore