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Descrizione


Le torture del carcere iracheno di Abu Ghraib, pubblicate sulle prime pagine dei giornali, ci hanno offerto la versione intestinale, feroce e assurda della guerra. Si trattava di fotografie scattate con piccole macchine digitali a bassa definizione. O con telefoni cellulari. In Fucked Up la storia si ripete: lo stesso orrore, la stessa follia. E la stessa tecnologia portatile. Nel libro sono raccolte foto di militari che sorridono davanti al corpo carbonizzato di un iracheno; soldatesse vestite solo di un mitragliatore. Corpi maciullati. Prigionieri incappucciati. Edifici crollati. Immagini violente e drammatiche spedite dai soldati a un sito internet in cambio di materiale pornografico.
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Dettagli

2006
Tascabile
148 p., ill. , Brossura
9788817009416

Valutazioni e recensioni

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pamela
Recensioni: 5/5

Un libro crudo nelle immagini ma utile nel contenuto. Solleva il velo dell'ipocrisia, racconta cosa facciamo in giro per il mondo quando andiamo a esportare la democrazia, smaschera il volto del potere che ricorre alla censura per non far sapere, racconta il quotidiano degli eserciti...Per chi vuole vedere il lato oscuro delle nostre missioni di pace, perchè i militari non vanno solo a distribuire viveri e ad accarezzare bambini come mostrano i tg. Scioccante ma da vedere..

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max
Recensioni: 5/5

E' un buon libro che raccoglie immagini di guerra. Per le anime belle prevarrà la visione preconfezionata con gli americani e collaboranti vari (perfino i Danesi !) nelle vesti del cattivo di turno, pronti allo scherno, al ludibrio dell'avversario (non per niente le foto proverrebbero da un sito pornografico cui alcune sono ben adatte). Ci si dimentica però del contesto, di territori senza legge, abituati da decenni di dittatura alla pura prevaricazione del più forte sul più debole, in cui lo scontro di civiltà è fortissimo. Alla fine il libro è una testimonianza di una guerra che non sentiamo ma che viene combattuta , per il momento, a migliaia di km da casa nostra, tranne quando non la ritroviamo nel metrò o nei treni di Londra e Madrid

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massimo
Recensioni: 5/5

E' un ottimo libro. Ma si presta a molte letture. Nell'intenzione degli Autori è un blog di immagini orrende, un documento che mostra che i cattivi siamo noi (o, meglio, loro, gli americani in primis, ma ci sono anche danesi e altri "collaboranti" vari .... mancano solo i parà della Folgore con gli elettrodi). Magari è invece un documento che mostra alle anime belle che è in corso una guerra, su scala globale, con fronti piu' o meno caldi, ma quasi sempre ben lontani dalle loro case (basta non prendere la metropolitana e non abitare in un grattacielo ...). E come in tutte le guerre vere non si combatte tra bandiere e fanfare, ma tra polvere e sangue e spesso tra civili inermi, ma che possono trasformarsi all'improvviso in una minaccia mortale. Sarebbe stato educativo avere una versione irachena (ai tempi di Saddam) o afghana (ai tempi dei talebani, quelli che vietavano ai bambini di far volare gli aquiloni) o cambogiana (quando c'era Pol Pot). Gli esempi, andando indietro con gli anni sono innumerevoli.

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