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In questo libro, partendo dalle meditazioni sulla Via Crucis raccolte e scritte insieme alla giornalista e volontaria Tatiana Mario, don Marco Pozza ha costruito un racconto sulla fede e la risurrezione dei viventi
“Mai celebrata una Via Crucis così. Pareva davvero d’attraversare l’Odio desiderando l’Amore". - l'autore
La sofferenza, la rinascita, la bellezzanella Via Crucis che ha commosso il mondo. Roma, 10 aprile 2020, Venerdì Santo. Nel pieno della pandemia, la Via Crucis celebrata dal Papa non si svolge in mezzo alla folla, nel Colosseo, ma nella piazza San Pietro deserta, sotto lo sguardo dell’antico crocifisso della chiesa di San Marcello al Corso. Le parole che risuonano nella notte della morte e del dolore provengono dalla parrocchia del carcere di Padova: a meditare sulle quattordici stazioni della Passione di Cristo è un’intera comunità di uomini e donne che abita e lavora in questo mondo ristretto. “Mi sono commosso” ha scritto Papa Francesco. “Mi sono sentito molto partecipe di questa storia, mi sono sentito fratello di chi ha sbagliato e di chi accetta di mettersi accanto a loro per riprendere la risalita della scarpata.” In questo libro, partendo dalle meditazioni sulla Via Crucis raccolte e scritte insieme alla giornalista e volontaria Tatiana Mario, don Marco Pozza ha costruito un racconto sulla fede e la risurrezione dei viventi: la Via Crucis di Gesù diventa così una Via Lucis degli uomini, la cui sofferenza è stata riscattata da Cristo in persona.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Quattordici sono le stazioni della Via Crucis, quattordici sono ii pensieri che attraversano questo libro, quattordici sono gli scrittori. Quest'ultimi sono carcerati, personale carcerario, familiari delle vittime e dei carnefici. Ed ancora, stanno loro accanto, un sacerdote di frontiera ed un pontefice rivoluzionario.. In questa compagnia, si attraversano le stazioni, con gli occhi umidi ed il cuore in gola, nella certezza dell'attesa per chi crede, nella speranza di un gesto di misericordia che ci cambi, noi ed il mondo, per i dubbiosi. Per tutti, una lunga poesia, un doloroso ma necessario percorso. Non resterete indifferenti, non è una semplice lettura, è vita, cambiamento, speranza, cammino, rivoluzione, amore." Signore Gesù, nel contemplarti spogliato delle tue vesti proviamo imbarazzo e vergogna. A partire dal primo uomo, infatti, di fronte alla verità nuda abbiamo iniziato a scappare. Ci nascondiamo dietro maschere di perbenismo e tessiamo abiti di menzogna, spesso, con i logori brandelli dei poveri, usati dalla nostra avida sete di denaro e di potere. Che il Padre tuo abbia pietà di noi e con pazienza ci aiuti ad essere più semplici, più trasparenti, più veri: capaci di abbandonare definitivamente le armi dell’ipocrisia".
Recensioni
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