Il giardino delle bestie. Berlino 1934
- EAN: 9788854508200

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09/09/2020 07:08:30
Se solo avessero ascoltato con più attenzione le parole del Console forse ..., ma doveva andare cosi. Bellissima ricostruzione dell'ascesa del nazismo in Germania e degli anni prima della II guerra mondiale.
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05/07/2020 11:23:18
Ho letto una miriade di libri sull’Olocausto,sui collaboratori di Hitler sulla storia nazista ero molto curiosa di apprendere il punto di vista dell’ambasciatore americano ma ho trovato questo trattato molto noioso pieno della vita mondana del tempo ricco di particolari insulsi sulla vita dei Dodd ma a mio avviso poco centrato sulla tematica principale.silo negli ultimi capitoli ho letto ciò che mi aspettavo dal libro ma ormai ero annoiata a morte
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05/04/2020 19:08:16
La mano di Erik Larson è abile nel tessere la tela della ricostruzione storica incrociando le informazioni provenienti da decine di fonti diverse, diari, archivi, pubblicazioni giornalistiche d'epoca. Il risultato è un libro "alla Erik Larson": un romanzo che romanzo non è, approfonditamente dettagliato, coscienziosamente documentato. In questo caso la vicenda è incentrata sul racconto del quadriennio che il professor William E. Dodd, docente di storia di area democratica catapultato nel mondo della diplomazia, trascorre a Berlino in qualità di ambasciatore degli Stati Uniti dal 1934 al 1938. Le vicende personali si intrecciano con la salita al potere di Hitler e del nazismo, in un turbinio di avvenimenti e personaggi tutti veramente esistiti. Interessante la ricostruzione delle dinamiche interne all'ambasciata ed al rapporto con il Dipartimento di Stato americano. Un "libro inchiesta" che pone degli interrogativi, più che fornire delle risposte sull'ascesa del nazismo e su quanto fosse possibile fare per arginarlo. Da leggere.
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15/12/2019 20:31:16
La Berlino negli anni della crescita del nsdap, un americano che si trova immerso nella Germania avvolta dal fuoco del risentimento e dalla voglia di rivincita. Forse un po' troppo romanzato con storielle amorose che stancano. Se si cerca un libro documento su quegli anni non credo sia la scelta giusta. L'ho portato a termine con fatica forse perché non era quello che mi aspettavo.
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28/09/2019 15:24:38
Straordinario libro-documento basato sui diari dell'ambasciatore americano Dodd, inviato a Berlino nel 1933. Dodd, jeffersoniano, fervente credente nella democrazia, uomo mite che amava coltivare il suo orto, dall'Università dove insegnava Storia fu inviato da Roosvelt nel buio del nazismo in Germania. - Molti prima di lui avevano rifiutato quell'incarico e alla fine Roosvelt, conoscendo la mitezza dell'uomo, lo inviò per poter incassare quanto la Germania doveva dopo la prima guerra mondiale. La mitezza dell'uomo nascondeva un profondo senso di giustizia, rivelato anche negli scritti di altri alti funzionari del Dipartimento di Stato americano; infatti, il "mite" Mr Dodd fu l'unico ambasciatore a rifiutarsi di partecipare alle adunate e ai discorsi pubblici di Hitler. Sollecitò fin dall'inizio dell'insorgere del nazismo, delle persecuzioni, una presa di posizione del suo Governo che, invece, tacendo sperava di avere il saldo del debito. Un bel libro che provoca un profondo disgusto per ogni forma di fanatismo, di iingiustizia, di razzismo. La figlia dell'ambasciatore - anticipando la lotta per la liberazione della donna - intrecciava amori con nazisti e con il segretario dell'ambasciata russa, diventando a sua volta filo comunista e grazie al fatto di essere la figlia dell'ambasciatore, con il suo intervento, salvò il suo corteggiatore nazista dalle prime purghe, basate su palesi bugie di chi voleva il potere. Raccomando la lettura, molto piacevole e interessante conoscere gli intrighi della politica, i coltelli che volano dietro le schiene per un passo avanti nella scalata alle "poltronissime", anche in USA. P.S. Il giardino delle bestie è la traduzione del nome del parco di fronte all'ambasciata americana "Tiergarten", così chiamato perché chi poteva permetterselo, andava a cavalcare.
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16/08/2019 07:15:36
Libro splendido di lettura assai piacevole, mai noioso ma estremamente interessante per la documentazione storica. Consigliatissimo
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07/04/2015 15:52:49
Saggio di ottimo livello. E' il primo che ho letto di questo autore e l'ho trovato veramente interessante. L'autore è riuscito a trasmettere una sensazione di disagio e d'angoscia. Nelle pagine emergono l'inquietudine crescente, il cinismo, la strafottenza, l'ambiguità ed il razzismo che si respirava in quei giorni in Germania. L'ambasciatore Dodd risulta una figura tragica ed emblematica, un modello di intelligenza politica e sensibilità, incompreso persino negli Stati Uniti, se non fosse stato per Roosevelt, uomo altrettanto straordinario. Le figure di contorno sono tratteggiate con cura e riescono a lasciare il segno nella memoria del lettore.
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16/02/2014 23:46:34
Gran libro che documenta la terribile ascesa e progressione dell'orrore nazista attraverso la testimonianza inerme e disarmata dell'ambasciatore, suo malgrado, Dodd. Nonostante le premonitrici denunce riguardo la pericolosità del regime, ottenne per contro un colpevole e inspiegabile muro di gomma da parte del suo Paese e non solo. Una doverosa testimonianza relativa ad un terribile periodo mai dimenticato e l'angosciante sospetto che l'apocalisse si potesse evitare in tempo... Un documento, appunto, più che un romanzo e pertanto a rischio di rendere noiosa e poco scorrevole la lettura. Per questo motivo penalizzo il voto massimo con un 4. Ma assolutamente da leggere per riflettere...
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30/04/2013 16:23:42
Un libro tristissimo anche perché non è un romanzo ma una biografia. Alcune situazioni ricordano molto vicende attuali ed è miope pensare che certe cose non accadranno mai più. Per me è assolutamente da leggere.
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11/02/2013 16:58:33
questo grosso volume di oltre 400 pagine ha due grandi pregi: il primo, di precisare le responsabilità delle Nazioni Unite , della Francia ed Inghilterra del mancato intervento quando i tempi erano maturi per evitare la guerra e l'olocausto; il secondo, di far conoscere a tutti gli amanti della narrativa dell'evolversi del nazismo e della società tedesca. La seconda guerra mondiale scoppiò a causa della paura di non riavere indietro i debiti della prima guerra mondiale.
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02/01/2013 09:20:14
Risulta evidente il taglio da reportage dato a quest'opera che descrive il soggiorno a Berlino nel periodo 1934-1938 dell'ambasciatore americano William Dodd e della sua famiglia, in seguito ad un accurato lavoro su documenti ufficiali da parte dell'autore. Assistiamo progressivamente ad una discesa agli inferi mentre il potere nazista aumenta fino a diventare potere assoluto macchiandosi di delitti vergognosi. Accanto alla comunque nota barbarie nazista e alla follia assoluta di Hitler sono rimasto estremamente deluso dall'atteggiamento attendista e pavido di tutte le democrazie occidentali, inclusa quella statunitense qui descritta in dettaglio, che hanno dapprima sottovalutato Hitler, poi tentato inutilmente di raggiungere un accordo che evitasse il baratro. Certo è detto col senno di poi, ma se le cosiddette democrazie occidentali avessero reagito con vigore e senza compromessi nei primi anni del potere nazista, la storia forse avrebbe avuto un diverso svolgimento. Un testo significativo che riempie di amarezza e sgomento il lettore.
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29/09/2012 17:29:24
un giro di valzer verso l'inferno. E' un libro interessantissimo, scritto in maniera scorrevole, ricco di riferimenti e note. Peccato la completa assenza di fotografie e illustrazioni.
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26/09/2012 15:53:35
Che responsabilità hanno avuto le potenze occidentali nel permettere l'ascesa del cancelliere? Come è stato possibile assistere per anni al progressivo armamento della Germania, ascoltare i deliranti discorsi di Hitler e Goebbels, ignorare i crescenti episodi di violenza verso ebrei e oppositori, chiudere gli occhi di fronte ad epurazioni, esecuzioni sommarie, processi farsa, senza capire o almeno intuire l'orrore incombente? Quali interessi hanno addormentato le coscienze per oltre sei anni? La figura di Dodd, diplomatico sobrio e improvvisato e non esente egli stesso da dubbi sulla vera faccia della rivoluzione nazista, finisce per ergersi come solitario scoglio ad arginare l'avanzata della barbarie e della dittatura e diviene una patetica cassandra; figura scomoda e discussa sia negli ambienti diplomatici e goverantivi americani, che non ne condividono il pessimismo, sia nel Reich, che lo guarda con sospetto e freddezza. Il suo isolamento e la sua sconfitta politica sono inevitabili, ma la storia gli renderà tragicamente merito. Grande libro, figlio di attendibilissime fonti epistolari e ricco di interessanti aneddoti, retroscena, approfondimenti su personaggi storici e avvenimenti meno noti. Da non perdere.
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19/07/2012 21:22:15
Dodd, malamente snobbato dalla bizantina e autoreferenziale diplomazia americana - che ne disprezzava l'abitudine plebea, da parvenu, alla moderazione - aveva capito dove il nazismo sarebbe arrivato. Ne intuisce, già nel 1933, la mostruosa accelerazione verso l'ecatombe, fra l'indifferenza e il cinismo dei più. Marta irrita per il suo egotismo e per l'entusiasmo frivolo nutrito nei riguardi dei giovani e aitanti animatori della vigorosa rivoluzione nazista. Poi, anche lei, alla fine si sveglia. Gran libro.
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19/07/2012 16:10:20
E' un libro ben fatto veramente, in forma biografica della famiglia dell'ambasciatore Dodd a berlino negli anni in cui il nazismo iniziava i primi passi. Nel racconto si capiscie benissimo come tutto il male del mondo possa essere accaduto senza che nessuno provasse a fermare la tragedia immane che si sarebbe avverata dopo pochi anni. Lo stesso popolo tedesco, e le altre nazioni dell'europa e gli stati uniti stessi, sono rimasti immobili, mentre le persone piu' disturbate mentalmente prendevano il potere a Berlino e mettevano in atto la loro politca nefasta. Da leggere assolutamente, per capire cosa è successo in quel periodo storico Luisa
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25/06/2012 15:06:44
Questo libro è interessantissimo: la storia dell'ambasciatore Dodd e della sua famiglia ci fa immergere nell'atmosfera della Berlino ai tempi dell'ascesa al potere di Hitler in un modo realistico e molto coinvolgente. E'scritto molto bene e i personaggi sono ben delineati; ottima la postfazione con l'elenco delle fonti. Imperdibile per coloro ai quali interessa il periodo storico. Una discesa agli inferi indimenticabile.
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05/03/2012 16:44:10
Più che il razzismo potè la crisi economica. La repubblica di Weimar era schiacciata da un debito pesantissimo e da una inflazione incredibile. L'arrivo di Hitler ha coinciso con una fase di ripresa economica (ebbene si, i regimi totalitari hanno un grosso vantaggio nei confronti di quelli democratici in periodi di crisi, perchè controllano strettamente anche la leva monetaria e finanziaria) e i tedeschi hanno scotomizzato gli altri problemi di fronte al rinnovato benessere economico.
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03/03/2012 09:01:36
Il libro letto fra le righe aiuta a capire che il nazismo non è un episodio isolato ma un momento coerente della storia del pangermanesimo da Brenno a Merkel. La forza del Pangermanesimo sta solo nei filotedeschi i quali hanno creato (nei secoli, da Tacito ad oggi) lo stereotipo della superiorità germanica e della propria inferiorità. I tedeschi se lo sono sentito ripetere tante volte finché ci hanno creduto e sono diventati superiori di fatto e i loro ammiratori inferiori di fatto. Solo l'Europa nazione permetterà ai popoli europei di mettere democraticamente in comune le doti di ciascuno e di neutralizzare i reciproci complessi di superiorità e di inferiorità. Il volume aiuta anche a capire il ruolo storico che hanno le degenerazioni del gusto estetico che impediscono di comprendere la sostanza dei fenomeni socio-politici in quanto affrontati unicamente in termini di simpatia/antipatia. Che un giardino sia di bestie ce se ne accorge (spesso troppo tardi)solo quando si subiscono violenze non ancora quando le si vede subire da altri. Ci sono casi, tuttavia, in cui la simpatia per il germanesimo permane anche quando se ne sono subite le violenze. Il problema è psicanalitico e pedagogico.
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28/02/2012 14:21:09
ho finito adesso di leggere questo libro che ho trovato interessante e ben scritto. Documento prezioso per capire come sia stato possibile a dei fanatici ed esaltati come i nazisti arrivare ad avere la possibilita' di perpetrare tante atrocita'non solo nei confronti degli ebrei ma di tutti coloro che ostacolavano la loro ascesa....Tra di loro la figura dell' ambasciatore americano Dodd e della sua famiglia, che avendo vissuto gli anni dell'avvento del nazismo a Berlino, ci danno un'immagine molto chiara di come sia stata sottovalutata la soppressione, da parte dei nazisti, della democrazia in Germania, sia dai paesi europei che dagli U.S.A., se la voce di Dodd e di molti altri fosse stata ascoltata forse la storia avrebbe avuto meno morti e un corso diverso..... Libro assolutamente da leggere .................
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28/02/2012 10:45:01
volevo rispondere a quello che ha scritto sopra.non e' giusto dire che tutto il popolo tedesco e' complice del nazismo,come il popolo italiano e quello giapponese non sono tutti responsabili di quelle tragedie.il fatto e' che quel regime fu la messa in pratica di un esperimento su vasta scala che fu questo:se chi ha i mezzi di diffusione di massa,allora erano i giornali e la radio,ripete continuamente e ossessivamente la stessa favola tutti i giorni,questa favola diventa vera.la menzogna ripetuta infinite volte diventa la verita'.il regime nazista fece questo,immerse il popolo tedesco in un sogno ipnotico da cui fu risvegliato solamente dalle bombe e dalle truppe russe a berlino.e' cosi'.e puo' risuccedere.
