Il gioco delle tre carte
Marco Malvaldi
- EAN: 9788838923340
90° nella classifica Bestseller di IBS Libri - Narrativa italiana - Gialli - Narrativa gialla
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Recensioni dei clienti
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L'ho trovato ancor più debole e mal scritto rispetto al precedente. E' un gialletto dalla trama debolissima, piena di luoghi comuni sulla terza età.
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Simpatici e alla mano i protagonisti. Sono gente di tutti i giorni, con gli stessi pensieri che abbiamo noi che non veniamo raccontati sulle pagine. Io mi sono divertita, ho sorriso e anche riso. Andro' avanti a leggere anche tutti gli altri perche'quando entro nella lettura, ritrovo degli amici..............
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Sulla falsariga del precedente, anzi forse un pò più carino. Sono storie semplici, con qualche difficoltà nella trama relativo all'intrigo del giallo, ma godevoli per il clima.
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Non mi ha convinto, peccato. Dopo la briscola in cinque mi aspettavo di gran lunga qualcosa di piu' avvincente. Il libro si perde dopo le prime 30 pagine. Autore da rivedere
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BarLume parte II, i personaggi sono noti ed i siparietti sempre più oliati. Per i lettori in sequenza delle storie di Massimo & Co. la sensazione è di far parte di essa ed essere un cliente aggiunto del bar
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Gialletti di maniera. Simpatici si, ma non più di questo. Buona la storia per un fumetto ma la letteratura è altrove.
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Secondo capitolo della trilogia del BarLume. Massimo, l'eclettico titolare del Bar, insieme ad Aldo, uno dei 4 vecchietti assidui frequentatori del bar, si occupa del catering ad un congresso di chimica in svolgimento a Pineta. Durante il congresso, uno dei più importanti scienziati giapponesi muore per le conseguenze di una banale caduta in una camera dell'albergo. Il "Dottor Commissario Fusco", convoca Massimo e Aldo in quanto presenti nell'albergo durante la caduta e da questo momento, non riesce a non avvalersi del fine cervello di Massimo per risolvere il caso. Il testo è leggero e abbastanza scorrevole e porta con buon umore alla risoluzione del caso.
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Bah! A me questi "gialletti" di provincia non m'intrigano proprio. Me l'hanno regalato e me lo sono cibato, ma è stata una noia tremenda. Il 95% del racconto si svolge tra le mura di un bar dove tre avventori vecchietti e i due proprietari passano il tempo a chiacchierare. Il giallo sembra un file "ghost" buttato lì tanto per dare un senso a questo chiacchiericcio che, solo per il fatto di avvenire in dialetto toscano (ma neanche tanto), dovrebbe risultare divertente. Leggo in copertina che è questo l'ultimo sequel, in ordine temporale, di un'apprezzatissima serie dedicata a questo bar. Che dire? Come sempre in questi casi: "de gustibus non est...".
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forse la storia è molto semplice e non ha corpo ma a me è piaciuto. lettura piacevole semplice e senza troppe aspettative. ottima lettura dopo un libro molto impegnato o in un periodo di stress. a me ha fatto ridere e sorridere
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Anche questo secondo episodio ispira brio e simpatia; non conta la trama e quanto gialla possa essere, qui conta l'ambientazione, i dialoghi, i rapporti tra i personaggi. La leggerezza della vita di provincia contro le incursioni della vita metropolitana... e vince la prima. Buona conferma.
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Una delusione. Ho comprato questo libro ingannato dalla terza di copertina. La trama è banale e noiosa, non c'è un colpo di scena, l'indagine è inesistente. L'autore cerca di rompere la monotonia con battute sugli anziani e aneddoti estranei alla trama che rasentano il barzellettistico. Non decolla, attendi che succeda qualcosa e poi il libro si chiude con una intuizione imbarazzante. Non ci si riesce a calare nella trama, non crea curiosità perchè la storia è sfocata, i personaggi non fanno simpatia se non si è toscani. Non è ne' un noir balneare ne' un noir comico, è un libro da non comprare.
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E' il primo libro che leggo di questo Autore e devo dire che è stato una piacevole scoperta. Certo, non c'è l'intensità dei gialli scandinavi, ma devo dire che è sicuramente una piacevole leggera estiva. La comitiva dei vecchietti è sicuramente un diversivo ai soliti scenari gialli dei commissariati. Di sicuro leggerò anche gli altri volumi.
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"Il gioco delle tre carte" è davvero piacevolissimo. Ho letto con vero entusiasmo le avventure dei personaggi del "Barlume" e andrò alla ricerca degli altri libri di Malvaldi. Non si tratta certo di un capolavoro, ma il modo di scrivere sembra quello di uno scrittore navigato e l'apparente semplicità del linguaggio nasconde una notevole capacità descrittiva e una buona tecnica letteraria. Forse avrei preferito una maggiore caratterizzazione dei personaggi, ma nel complesso si tratta di un ottimo romanzo breve. Si legge in poche ore e questo regala un sapore particolare ai propri ricordi.
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Secondo episodio delle vicende del BarLume, con gli stessi spassosi protagonisti che fanno parte della serie (il barista Massimo ed i quattro esilaranti vecchietti) alle prese con l'ennesimo delitto. Leggermente meno travolgente del primo, ma pur sempre molto buono. Irresistibili le parti parlate in vernacolo toscano. Consigliatissimo.
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Un'altra simpatica indagine del barista Massimo e dei suoi 4 "collaboratori", questa volte alle prese con la tecnologia moderna. Malvaldi si conferma abile nel sapere miscelare umorismo, giallo e narrativa in un mix in cui nessuno dei tre aspetti prevale, riuscendo quindi a catturare l'attenzione di ogni lettore.
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Forse non è il migliore dei libri della "saga" del Bar di Pineta, appesantito com'è dai tecnicismi della tecnologia dei computer attorno ai quali è incentrata la vicenda. Vanta comunque, oltre ai personaggi già noti ai lettori di Malvaldi, la presenza di un simpatico professore hippy olandese e di un nugolo di congressisti giapponesi. E'insomma un libro che si lascia leggere con diletto: merito sia dell'Autore sia dell'editore che lo ha lanciato.
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Ho scoperto Malvaldi da poco, e sto leggendo le vicende dei simpatici vecchietti del Barlume in ordine di uscita. Questo secondo episodio mi è piaciuto più del primo, e mi sto affezionando ai personaggi che sono meglio caratterizzati.
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Rispetto agli altri libri di Malvaldi non mi è piaciuto. Gli altri sono divertenti,ironici questo ha una storia banale e l'unica parte divertente è la parte del nonno e della pensione! adesso leggerò Il re dei giochi sperando che sia migliore!
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Ho letto tutti i libri di Malvaldi, dalla briscola in 5 a odore di chiuso.....dei 4, ad essere sincera, è quello che mi è piaciuto di meno, i personaggi sono sempre loro, i mitici vecchietti ed il barrista, ma quello che mi ha delusa è stata la storia in se. Molto banale e priva del colpo di scena finale che negli altri libri non è mancato. Tante premesse ed una conclusione abbastanza affrettata. Questo però non mi fermerà nel comprare il suo prossimo libro. Malvaldi è un autore che adoro e questo libro lo chiamerei semplicemente un piccolo incidente di percorso.
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Carinissimo anche questo "episodio". Spero che l'autore ne scriva presto altri. Consigliatissimo. Leggero e divertente. Si divora.
42 recensioni