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Anno edizione: 2024
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È ingenua, ma il suo sguardo sbilenco vede ciò che gli altri ignorano. È vulnerabile, ma resiste alla ferocia del suo tempo. È un personaggio letterario magnifico. La voce di Redenta continuerà a risuonare a lungo, dopo che avrete chiuso l’ultima pagina.
Redenta è nata a Castrocaro il giorno del delitto Matteotti. In paese si mormora che abbia la scarogna e che non arriverà nemmeno alla festa di San Rocco. Invece per la festa lei è ancora viva, mentre Matteotti viene ritrovato morto. È così che comincia davvero il fascismo, e anche la vicenda di Redenta, della sua famiglia, della sua gente. Un mondo di radicale violenza – il Ventennio, la guerra, la prevaricazione maschile – eppure di inesauribile fiducia nell’umano. Sebbene Bruno, l’adorato amico d’infanzia che le aveva promesso di sposarla, incurante della sua «gamba matta» dovuta alla polio, scompaia senza motivo, lei non smette di aspettarlo. E quando il gerarca Vetro la sceglie come sposa, il sadismo che le infligge non riesce a spegnere in lei l’istinto di salvezza: degli altri, prima che di sé. La vita di Redenta incrocia quella di Iris, partigiana nella banda del leggendario comandante Diaz. Quale segreto nasconde Iris?
Intenso, coraggioso, I giorni di Vetro è il romanzo della nostra fragilità e della nostra ostinata speranza di fronte allo scandalo della Storia.
Hanno detto de Il valore affettivo:
«L’autrice procede con voce sicura nel dipanare il filo dei ricordi, con autenticità, senso del ritmo e padronanza di tempi». Viola Ardone
«Nicoletta Verna ha scritto un romanzo familiare di rara intensità che affonda nell’enigma di un sentimento di colpa senza redenzione». Corrado Augias
«Una penna che controlla perfettamente trama e personaggi». Valeria Parrella
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il libro più bello letto in questo anno! Detto ciò ho detto tutto
Davvero una bella storia, intensa e partecipata. Il periodo è quello della seconda guerra mondiale e gli eventi ruotano intorno all’occupazione nazi-fascista e alla lotta partigiana: ambientazione che già di per sé affascina, mi pare poter dire. Ma non è per questo che il libro mi è tanto piaciuto; credo che il motivo vero stia in un messaggio di speranza, nonostante tutto!! E il tutto qui è qualcosa di, incredibile, sciagurato e nefasto che, non deve essere dimenticato e GIUSTAMENTE, si ricorda e descrive in modo indelebile. L’amore non vince, (e come potrebbe..) ma naufraga, incompiuto, insieme ai protagonisti e alle loro storie . Resta invece l’IDEA dell’amore, il bisogno di sentirsi vivi che non può esser piegato : resiste e prevale. Questo non basterà a spiegare, non riesce a tamponare la tristezza di aver vissuto momenti così terribili, ma lascia speranza... e un po' di conforto. E’ così che mi sono separato da questo seducente romanzo. Complimenti sentiti !!
Buon libro, storie di donne che hanno lottato per farsi valere (non solo nella resistenza ma anche nella vita) con un finale .....................leggetelo
Recensioni
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