Glittering Prize: Simple Minds '81-'92

per chi è un fan dei simple minds ! questo album e la raccolta esenziale . Bella musica e belle canzoni . da acquistare

I Simple Minds sono tra le band che hanno marchiato indelebilmente gli anni 80. Un suono che muta di album in album, ma che conserva ogni volta caratteristiche inconfondibili: dagli esordi in debito con l'art-rock dei Roxy Music ad album sorprendenti come "Empires and Dance" (ballabile ma sofisticato), "New Gold Dream" (con un ospite di lusso come Herbie Hancock), "Sparkle in the Rain" (più grintoso e robusto, grazie alla produzione di Steve Lillywhite) e "Street Fighting Years" (con Trevor Horn in cabina di regia e il piccolo grande aiuto di Lou Reed e l'ex Police Stewart Copeland), la formula della band di Jim Kerr e Charlie Burchill ha messo di volta in volta in vetrina prima le tastiere dell'ottimo Michael MacNeil, poi le linee di basso del talentuoso Derek Forbes e la batteria di Mel Gaynor. "Glittering Prize" è una summa dei principali successi della band dal 1981 fino a "Real Life". Per la prima volta trova spazio in un disco in studio dei Simple Minds "Don't You (Forget About Me)", hit dalla colonna sonora di The Breakfast Club che tutti conoscono a menadito. I brani non sono disposti in ordine cronologico, ma la sequenza funziona (ottima l'idea di lasciare a "Waterfront" il compito di aprire le danze). Non c'è nulla dai primi tre lavori, ciò significa che per avere un quadro un minimo più completo si deve recuperare almeno la raccolta precedente ("Celebration"). Non c'è spazio inoltre per "Sweat in Bullet", "New Gold Dream", "Up On The Catwalk", "This Is Your Land" e "Stand By Love". Ciò che è presente, comunque, è di ottimo livello. Per un'infarinatura, o se volete un CD da tenere in auto, "Glittering Prize" è una scelta egregia. Le versioni sono originali, e a poco più di 5 euro è un bel regalo da farsi. Attenzione, però: se vi piacerà prima o poi finirete per comprare tutti gli album in studio del periodo, e se desiderate le versioni dei 45 giri c'è un'antologia migliore in circolazione, "Celebrate" (doppia o tripla).