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La guerra bianca. Vita e morte sul fronte italiano 1915-1919
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La guerra bianca. Vita e morte sul fronte italiano 1915-1919 - Mark Thompson - copertina
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guerra bianca. Vita e morte sul fronte italiano 1915-1919

Descrizione


Agli albori del 1915 l'Italia è una nazione ancora da forgiare. Il popolo è diviso da irriducibili differenze: non c'è una lingua, non c'è un sentimento comune. Gli italiani devono temprarsi in una solida unità nazionale. La soluzione è la guerra, la fucina il campo di battaglia. Più alto sarà il sacrificio, più nobili saranno i risultati. A pagarne il prezzo saranno i giovani costretti in un fronte che corre per seicento chilometri, dalle Dolomiti all'Adriatico. Combatteranno in un biancore di pietre e di neve che dura tutto l'anno, saranno uniti nella paura e nell'angoscia, uccideranno. Intorno a loro l'assordante fuoco di sbarramento, l'insostenibile tensione prima dell'"ora zero", l'inferno della terra di nessuno. Luigi Cadorna avrà in pugno le vite dei suoi soldati. Nel 1919 chi alla patria aveva dato tutto si lascia conquistare dalla "trincerocrazia" di Mussolini e dall'idea che la Grande guerra costituisca il fondamento della nazione. Si prepara così la scena per l'avvento del fascismo. Valorizzando fonti come i diari dell'epoca e le interviste ai veterani, lo storico inglese Mark Thompson con "La guerra bianca" restituisce il pathos degli assalti alle trincee, ripercorre con sobrietà e precisione l'epica del fronte italiano, mette a nudo la foga nazionalistica e gli intrighi politici che hanno preceduto il conflitto. Tra le pagine del libro, le esperienze di guerra di una grande generazione di scrittori schierati su fronti opposti: Ungaretti, Hemingway, Kipling e Gadda.
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Dettagli

2009
1 ottobre 2009
502 p., ill. , Brossura
9788842813071

Valutazioni e recensioni

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Piero
Recensioni: 5/5

Libro fondamentale per chi voglia capire veramente cosa sia stata la guerra italo-austriaca nel contesto della guerra mondiale. Come sempre ci è voluto uno storico non italiano per spiegare agli italiani che la guerra è stata europea e non solo una questione italo-austriaca; per descrivere realisticamente un conflitto catastrofico che invece la retorica patriottarda italiana ha mostrato (e continua a mostrare) come eroica; per confermare come il paese fosse in nuce già fascista prima del 1914. Purtroppo gli storici italiani (salvo Melograni e pochi altri) continuano ad interpretare gli eventi da un punto di vista italocentrico e non hanno mai la percezione che l'italia è stata (ed è) periferica rispetto agli eventi storici europei. E questo è dovuto principalmente alla loro incapacità linguistica e all'impossibilità di leggere documenti originali e bibliografia straniera. L'accademia italiana si rivela di una provincialità imbarazzante: ben venga questo libro di Thompson per dare una luce diversa agli eventi.

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claudio
Recensioni: 5/5

poche parole per dire che e'decisamente un buon libro.L'autore dimostra di non essere sempre a conoscenza dei fatti reali,come la morte di Pollio(per dirne solo una)ma,questa come le altre inesattezze non cambiano in niente(solo nel giudizio complessivo)il valore dell'opera.Non lo trovo assolutamente anti italiano come piu'sotto qualcuno vuol far credere,anzi,ma veritiero nel tratteggiare il carattere della guerra e del periodo,compreso ahime'la classe dirigente inadeguata,allora come oggi.Il valore del soldato italiano,della resistenza alle fatiche uniche per le caratteristiche del fronte(finalmente riconosciuto),le ingiuste accuse degli alleati(che si comportarono nella stessa maniera dilettantesca sul loro fronte) ma anche le ingiuste pretese italiche,tutto e'disegnato con abili colori dall'autore.Rispetto ad altri libri di autori stranieri,la guerra sul fronte dell'Isonzo e delle alpi e'riposizionata nel suo giusto contesto. Un buon libro,come dicevo.Unica pecca(a mio modo di vedere)i capitoli(sono solo tre)che descrivono la vita culturale del paese vista nel contesto irredentistico ed associata quasi sempre a fattore decisivo della guerra o contro la guerra,capitoli diffili da leggere e fuori luogo per la loro lunghezza ma,anche qui ahime',.l'autore oltre che storico e'un letterato divulgatore in Inghilterra di Ungaretti ed altri. Decisamente da leggere .Lo consiglio a tutti,esperti del periodo e non.P.S.nella bibliografia,per me sempre essenziale,molti libri indicati li trovate qui,dalla IBS libri.E'un buon motivo per ricordare i nostri soldati e riconoscere il loro valore tante volte misconosciuto

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Silvancov
Recensioni: 3/5

Qualche capitolo eccede in retorica, qualche altro avrebbe richiesto ben ulteriori approfondimenti. Nel complesso però il libro merita certamente di essere letto; adatto a chi (come era la condizione del sottoscritto) possiede una conoscenza piuttosto superficiale (di natura essenzialmente scolastica) delle vicende della Prima Guerra Mondiale sul fronte italiano. Tra "alti e bassi", la narrazione del conflitto copre un po' tutti i punti di vista: quello militare, ovviamente, ma anche quello politico, propagandistico, culturale, sociale.

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Conosci l'autore

Mark Thompson

1957, Londra

Mark Thompson (Londra, 1957) è stato direttore generale della BBC e oggi è amministratore delegato del New York Times. Nel 2012 è stato visiting professor a Oxford con un corso sulla retorica e l’arte della persuasione pubblica, dal cui seme è nato questo suo primo libro. Feltrinelli ha pubblicato La fine del dibattito pubblico. Come la retorica sta distruggendo la lingua della democrazia (2017). Fonte immagine: sito editore Feltrinelli.

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