La guerra civile americana. Una nuova storia

Saggio eccellente che ricostruisce le vicende della guerra civile adottando un punto di vista e delle fonti davvero originali. Il punto di vista è quello del Sud. L’autore analizza la società dei paesi che componevano la Confederazione e stabiliti tre grandi ceti sociali (i proprietari di schiavi, i bianchi poveri e gli schiavi) incrociando fonti ufficiali con diari, articoli di giornale, lettere e documenti personali, mostra come i membri di questi tre ceti attraversarono i cinque anni della guerra. Da questa affascinante ricostruzione emergono non solo le vicende politiche e militari, nelle loro connessioni fra alto (i governi e i comandanti) e basso (i soldati semplici e gli schiavi), ma anche, e con grande forza, le idee sociali che permeavano il Sud. La tesi di fondo, suffragata da una quantità esorbitante di fatti citati, è duplice. Da una parte si intende mostrare come la Confederazione si sia sfaldata al proprio interno per la mancanza di coesione fra le parti sociali che la componevano (interessantissime, in questo senso, le pagine sul banditismo, la diserzione e il lavoro degli schiavi nell’esercito confederato). Dall’altra, in maniera più messianica che storica, si proporre la guerra civile americana come ‘guerra santa’ per l’emancipazione della schiavitù. La tesi è la seguente: la guerra ebbe origine per arginare la secessione, ma la secessione ebbe origine dalle istanze contro la schiavitù proposte dal partito repubblicano risultato vincitore delle elezioni. Quindi l’oggetto reale del contendere, a dispetto della tesi più affermata a livello storiografico, fu l’emancipazione degli schiavi. Interessantissime le pagine finali, dove si racconta della diaspora degli irriducibili che provarono a ricostruire piantagioni schiaviste a Cuba, in Brasile e in Messico (circa 10000 persone lasciarono gli USA). Da leggere.

Mi è piaciuto. Molto attento agli aspetti sociali e culturali meno a quelli militari ma consigliatissimo. Per approfondire gli aspetti militari è utile abbinare a questo titolo "La guerra di Lincoln" di McPherson recentemente pubblicato in lingua italiana.

Un ottimo libro di storia, scritto da un romanziere vero! Levine sa andare al cuore dei problemi e metterli in primo piano, ma riesce anche a cogliere i grandi cambiamenti a guerra in corso. Il dramma della schiavitu' diventa il vero protagonista del racconto e Lincoln dimostra di saper cogliere in profondo questo dato di fatto... Il testo infatti mette in luce il cambiamento da una guerra per l'Unione a una guerra per la liberazione degli schiavi.(anche perche'causa di continuo indebolimento dell'Esercito della Confederazione e conseguente rafforzamento di quello dell'Unione.) La storia sociale e' quindi la protagonista della guerra civile americana. Giuseppe Garibaldi non aveva accettato l'invito di Lincoln ad assumere il comando di una parte dell'esercito unionista,per alcune perplessita'sulle finalita' della guerra e sul proprio ruolo militare. Avrebbe fatto bene ad accettare, visto il tragico finale con l'uccisione di Lincoln e le difficolta' per le persone di colore ad essere accettate e integrate nella societa' americana, Problemi a ben vedere ancora da risolvere ancora oggi