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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
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Waves of mist and certitude / in a remote silver paddle: / nearing, nearing memory
Onde di nebbia e certezza / in una remota pagaia d'argento / arriva, arriva la memoria
«Lo scrittore adottò, per sua stessa ammissione, un inglese ridotto quasi al grado zero, minimo e minimalista» - Roberto Galaverni, La Lettura
L'estrema acutezza intellettuale, inquieta e curiosa, di Andrea Zanzotto lo condusse a sperimentare le più diverse forme, a percorrere con successo i più vari sentieri, a entrare nel corpo espressivo di lingue e dialetti. Negli anni Ottanta questa sua capacità - o meglio necessità - di aprirsi al molteplice del reale lo portò alla composizione di una serie di frammenti lirici in inglese, una lingua per lui tutt'altro che abituale. Ma quei versi non furono abbandonati alla spontaneità della loro crescita, bensì composti secondo le forme di un genere quanto mai affascinante e insieme, per noi, in parte misterioso, e cioè l'haiku giapponese. Successivamente Zanzotto decise di autotradursi in italiano, realizzando testi, come testimonia Marzio Breda, «inaspettatamente "cantabili", rispetto a quella che fino ad allora era la sua cifra letteraria», e trovando nella forma-haiku incanto fonico e limpidezza di pensiero racchiusi in movimenti di nitida essenzialità e di sintesi lirica dall'efficacia memorabile. Il tutto in piena coerenza con la presenza attiva e vigile, tipicamente sua, nel paesaggio, dove «un "Io" rifà come film il suo "Io"», e dove il poeta avvista, restituendoli nella sua inconfondibile pronuncia, «Vulcanelli, papaveri qua e là, / doni per devastate dimenticate colline / per la nostra dimenticanza, i doni più dolci». Il messaggio che Zanzotto ci trasmette con questa raccolta, pubblicata nel 2012 negli Stati Uniti, ci appare oggi di una sorprendente attualità, per il coraggio e l'estro, per la capacità di andare al cuore delle cose con lo strumento vivo di una parola che si fa immagine e pensiero nella fulminea concisione della più alta poesia.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il titolo è, per la precisione, "Haiku for a season | per una stagione. Oltre agli haiku di Zanzotto (testo inglese con traduzione italiana a fronte), che poi non sono dei veri e propri haiku da un punto di vista formale, il volumetto ospita una breve nota dei due curatori, uno scritto dello stesso Zanzotto sulla poesia haiku pubblicato nel 1982 e una testimonianza di M. Breda. Il gioco linguistico fa la parte del leone; interessante confrontare i testi inglesi con le versioni italiane, composte dal poeta parecchi anni dopo, versioni che non sempre sono trasposizioni pure e semplici degli originali.
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