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Haiti. Storia di una rivoluzione
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Haiti. Storia di una rivoluzione - Jeremy Popkin - copertina
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Haiti. Storia di una rivoluzione

Descrizione


Ad Haiti fra il 1791 e il 1804 per una volta gli schiavi neri rovesciarono un regime coloniale dando vita a una nazione indipendente. Una nitida ricostruzione di quegli eventi e del contesto storico, giuridico, economico e politico del sistema schiavistico che scatenò una rivoluzione, i cui effetti arrivano fino a oggi.

«Nel saggio Jeremy Popkin ripercorre le tappe dell'insurrezione, unica a sopravvivere tra le tante rivolte abolizioniste. Ne esce fuori un attento quadro della situazione sociale, politica ed economica, che non trascura la cornice internazionale fondamentale per comprendere il percorso e gli esiti di quelle vicende» - Michaela Valente, La Lettura

Jeremy Popkin illustra con chiarezza i concitati eventi della Rivoluzione haitiana, dalla rivolta degli schiavi nella colonia francese di Saint-Domingue nel 1791, con la progressiva affermazione del suo importante leader, Toussaint Louverture, alla Dichiarazione d’indipendenza di Haiti nel 1804 e al suo consolidamento nei decenni che seguirono. Mettendo a frutto gli studi piú recenti, oltre a quelli svolti direttamente dall’autore, il libro presenta un meticoloso resoconto cronologico dei complessi contesti storici e sociali che determinarono la rivoluzione, prestando la dovuta attenzione alle importanti tematiche sottostanti a uno dei piú decisivi eventi della storia moderna.
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Dettagli

2020
8 settembre 2020
256 p., Rilegato
9788806246136

Valutazioni e recensioni

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Biruk
Recensioni: 5/5

Conosco l'originale inglese (2012): eccellente sintesi, equilibrata ed accurata, sulla società schiavista e la sua fine, sui rapporti fra le due rivoluzioni (Francese e Haitiana), sui rapporti internazionali, sui progetti e sulla drammatica vicenda di Toussaint Louverture, sull'indipendenza "in un mondo ostile", con sintesi finale sugli studi recenti sull'argomento. Decisamente da raccomandare.

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Claudio Rapetti
Recensioni: 5/5

Haiti per la maggioranza delle persone è un piccolo stato caraibico semi sconosciuto apparso alla ribalta dell'attenzione mondiale per il terremoto del 2010. Ma Haiti ha una affascinante storia che esemplifica la natura umana, che preconizza la fine della schiavitù nelle colonie e che porta per la prima volta nel mondo coloniale i neri al potere. La bibliografia in Italia sul tema è minima ma vi è un meraviglioso libro che racconta bene la storia della rivoluzione haitiana: Haiti. Storia di una rivoluzione di Jeremy Popkin.

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Riccardo Alberti
Recensioni: 5/5

Quella haitiana fu al contempo una rivolta servile, una rivoluzione giacobina e una guerra d'indipendenza anticoloniale, ma non godette mai dell'attenzione riservata ad eventi di carattere similare, talora coevi, come le rivoluzioni americana, francese e sudamericana, talaltra successivi, come la Guerra di Secessione; le ragioni di questa scarsa conoscenza risiedono nella marginalità, politica, geostrategica ed economica, del paese che ne fu protagonista, ma al tempo degli accadimenti la situazione era diversa. L'isola di Hispaniola, su cui si trovava Saint-Domingue, oggi Haiti, fu il primo approdo di Colombo nel 1492, ma alla fine del XVI sec. gli Spagnoli, dopo che malattie e duro sfruttamento ebbero sterminato i nativi Taibo, la abbandonarono, e alla fine della Guerra della Grande Alleanza (1697), i Francesi, già presenti con colonie di boucaniers, ne ottennero la parte occidentale, avviando una coltivazione intensiva di canna da zucchero e caffè, basata su un'organizzazione della società di tipo servile. La maggioranza della popolazione era formata da schiavi di colore africani di prima generazione (bossales) o nati sull'isola (creoles) che lavoravano nelle piantagioni (atelliers) di 30mila possidenti bianchi, a loro volta divisi fra grands blancs, ricchi e spesso assenteisti, e petits blancs, di recente immigrazione. La terza componente della società locale era costituita da liberi di colore, ossia uomini di razza mista figli di coloni bianchi (mulatti), oppure schiavi affrancati. Furono proprio questi gruppi, cui si aggiunsero i rappresentanti della Francia giacobina, i protagonisti del processo rivoluzionario haitiano che prese avvio nella Provincia nord (1791) con una rivolta di schiavi guidata da leader neri. Seguirono anni che conobbero mutamenti di allenze, ingerenze straniere, lotte intestine, emancipazione degli schiavi, la cacciata dei francesi, una rioccupazione napoleonica, indipendenza, guerra civile e videro la rivoluzione divorare i suoi figli.

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