Heart-Headed

Liset Alea ha il nome della possibilità. Possibilità che l’artista ha afferrato al volo, fuggendo dalla propria casa, famiglia, amici, lingua, comfort per sopravvivere in un luogo estraneo. Sedotta dall’Europa, si è trasferita a Londra, continuando però a girovagare tra Milano, Atene, Madrid, Berlino, per comporre e incidere assieme ad artisti e musicisti locali, con alcune di queste collaborazioni poi finite nelle classifiche dei rispettivi paesi. Accantonata la vita nomade per un po’, Liset Alea ha iniziato a scrivere “Heart-headed”, il suo nuovo album co-prodotto con Marc Collin, che mostra un’abilità e un’emotività molto rare nel cantautorato d’oggi. La sua voce, che rimanda a Jennifer Charles (Elysian Fields), Marianne Faithfull o persino alla cubana Lana Del Rey, si insinua tra gli arrangiamenti di corde e flauti, synth vintage e chitarre pressanti. “Heart-Headed” è un disco emozionante che conserva ben salde nel suo radici rock.