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Historia di Padova nella quale dalla sua fondazione sino l'anno di Christo MCLXXIII. si ha, con l'ordine de gli anni, quanto che di sacro e di Profano si è di essa potuto trovare. Parte prima [unica pubblicata]. - copertina
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Descrizione


In-4° (335x230mm), pp. (16), 338, (26). Legatura coeva in piena pelle, dorso a nervi con titoli e fregi in oro. Tagli colorati. Bell'antiporta allegorica, ritratto e tre tavole fuori testo incise in rame da G. Georgi e da Giacomo Ruffoni (monumento a Tito Livio, il territorio padovano ed il carroccio padovano). Qualche segno d'uso superficiale alla legatura, un forellino marginale di tarlo alla seconda parte dell'opera ed un paio di strappetti senza danno alle tavole, peraltro esemplare genuino, marginoso ed in ottimo stato di conservazione. Prima edizione del solo volume pubblicato della maggiore opera storica su Padova impressa nel XVII secolo. Brunet, IV, 240. Lozzi, 3251 (in nota). Vinciana, 911. Buzzanca, 554: \L'opera è la sintesi monumentale dell'applicazione erudita dell'Orsato su Padova\". Padova, Bibliografia storico-letteraria, 2073."
In-4° (335x230mm), pp. (16), 338, (26). Legatura coeva in piena pelle, dorso a nervi con titoli e fregi in oro. Tagli colorati. Bell'antiporta allegorica, ritratto e tre tavole fuori testo incise in rame da G. Georgi e da Giacomo Ruffoni (monumento a Tito Livio, il territorio padovano ed il carroccio padovano). Qualche segno d'uso superficiale alla legatura, un forellino marginale di tarlo alla seconda parte dell'opera ed un paio di strappetti senza danno alle tavole, peraltro esemplare genuino, marginoso ed in ottimo stato di conservazione. Prima edizione del solo volume pubblicato della maggiore opera storica su Padova impressa nel XVII secolo. Brunet, IV, 240. Lozzi, 3251 (in nota). Vinciana, 911. Buzzanca, 554: \L'opera è la sintesi monumentale dell'applicazione erudita dell'Orsato su Padova\". Padova, Bibliografia storico-letteraria, 2073.||||||||||Cinquecentine e seicentine||(16), 338, (26)|||||||||||||FALSE|||| 2560222057223|Tratado de la Artilleria y uso della Platicado por el Capotan Diego Ufano en las Guerras de Flandes.||Ufano Diego|||en Casa de Ivan Momarte||1613|1613||Cm. 26, pp. (20) 423 + (8) di indice ed errata, (2) bianche. Frontespizio con titolo entro sontuosa bordura architettonica incisa su rame con stemma nobiliare del dedicatario, l'Arciduca Alberto d'Austria, sorretto da leoni rampanti ed angeli due cannoni ed un'aquila che sorregge negli artigli un fascio di frecce sormontano la cornice. Una pianta militare incisa su rame sormonta la dedicatoria e 54 tavole incise su rame fuori testo (di cui 5 ripiegate). Legatura moderna, firmata da Aldo Perticaroli di Roma, in piena pelle marrone con filetti e bordure in oro perimetrali ai piatti. Dorso a nervi con titolo in oro su tassello rosso e decori in oro entro scomparti. Entro custodia in cart. rigido marmorizzato. Duplice ex-libris. Come in altri esemplari confrontati, alcune tavole presentano un'uniforme brunitura. Esemplare peraltro assai bello e ben conservato. Prima edizione di questa rimarchevole opera secentesca di artiglieria terrestre e marittima in cui l'autore discorre anche di varie questioni d'ingegneria quali il recupero dei navigli affondati, i fuochi pirotecnici (assai rilevante la sezione consacrata alla pirotecnia), la costruzione di passerelle e ponti, ecc. Nel trattato l'autore avrebbe comunicato, a giudizio di alcuni, l'idea di produrre armi a tiro ripetuto, precorritrici delle moderne mitragliatrici (in realtà si tratta di ipotesi di tiro continuato mediante giustapposizione di file di fucilieri). Interessanti e molto ampie sono le parti del trattato dedicate alle attività di logistica e alle mansioni del genio e assai importanti i paragrafi attinenti al recupero dei navigli dispersi per affondamento. Il trattato, uno dei più dotti e articolati in materia tra quanti ne furono impressi nel XVII secolo, conobbe traduzioni in svariate lingue europee, tra cui anche il tedesco ed il polacco. L'Ufano, nato a Yepes in data imprecisata, morto nel 1613, esercitò la professione di ingegnere militare al servizio dell'esercito spagnolo nelle Fiandre, agli ordini del generale Luis Velasco. La sua opera più siginificativa rimane la presente, in cui confluiscono apporti di numerosi trattatisti militari (soprattutto Luis Collado de Lebrija). Cockle, 684, note: \This is a very famous work, holding a prominent place in the history of artillery\". Graesse, VII, 222. Brunet, V, 1000. Palau, 342943. Fournier, p. 541, col. II: "Ouvrage rare e recherché". Almirante, 858. Peeters-Fontainas, 1328. Riling, 78."
Cm. 26, pp. (20) 423 + (8) di indice ed errata, (2) bianche. Frontespizio con titolo entro sontuosa bordura architettonica incisa su rame con stemma nobiliare del dedicatario, l'Arciduca Alberto d'Austria, sorretto da leoni rampanti ed angeli due cannoni ed un'aquila che sorregge negli artigli un fascio di frecce sormontano la cornice. Una pianta militare incisa su rame sormonta la dedicatoria e 54 tavole incise su rame fuori testo (di cui 5 ripiegate). Legatura moderna, firmata da Aldo Perticaroli di Roma, in piena pelle marrone con filetti e bordure in oro perimetrali ai piatti. Dorso a nervi con titolo in oro su tassello rosso e decori in oro entro scomparti. Entro custodia in cart. rigido marmorizzato. Duplice ex-libris. Come in altri esemplari confrontati, alcune tavole presentano un'uniforme brunitura. Esemplare peraltro assai bello e ben conservato. Prima edizione di questa rimarchevole opera secentesca di artiglieria terrestre e marittima in cui l'autore discorre anche di varie questioni d'ingegneria quali il recupero dei navigli affondati, i fuochi pirotecnici (assai rilevante la sezione consacrata alla pirotecnia), la costruzione di passerelle e ponti, ecc. Nel trattato l'autore avrebbe comunicato, a giudizio di alcuni, l'idea di produrre armi a tiro ripetuto, precorritrici delle moderne mitragliatrici (in realtà si tratta di ipotesi di tiro continuato mediante giustapposizione di file di fucilieri). Interessanti e molto ampie sono le parti del trattato dedicate alle attività di logistica e alle mansioni del genio e assai importanti i paragrafi attinenti al recupero dei navigli dispersi per affondamento. Il trattato, uno dei più dotti e articolati in materia tra quanti ne furono impressi nel XVII secolo, conobbe traduzioni in svariate lingue europee, tra cui anche il tedesco ed il polacco. L'Ufano, nato a Yepes in data imprecisata, morto nel 1613, esercitò la professione di ingegnere militare al servizio dell'esercito spagnolo nelle Fiandre, agli ordini del generale Luis Velasco. La sua opera più siginificativa rimane la presente, in cui confluiscono apporti di numerosi trattatisti militari (soprattutto Luis Collado de Lebrija). Cockle, 684, note: \This is a very famous work, holding a prominent place in the history of artillery\". Graesse, VII, 222. Brunet, V, 1000. Palau, 342943. Fournier, p. 541, col. II: "Ouvrage rare e recherché". Almirante, 858. Peeters-Fontainas, 1328. Riling, 78.
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Dettagli

1678
(20) 423+(8) d p.
  • Prodotto usato
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2560222057100
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