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Aveva scelto come molti altri soldati italiani di non piegarsi al vecchio amico tedesco divenuto improvvisamente il piu' brutale nemico, ed eccolo giorni interi di viaggio da un vagone piombato all'altro, tra sporcizia fame sete, tra un campo di concentramento all'altro, passando da un lavoro massacrante all'altro e sempre ogni volta lo stesso scenario. Botte fame sete miseria pidocchi sporcizia, uccisioni e umiliazioni. Gli italiani nei Lager nazisti, odiati da tutti, chiamati badogliani e traditori oppure fascisti e ammazza fratelli, nessuna parola di conforto nessun aiuto nemmeno dai compagni stessi gia' ridotti allo stremo, e poi l'Italia che si e' volutamente dimenticata di loro. Prima li manda al morire sul fronte di una guerra inutile e poi li abbandona a morire dopo enormi sofferenze per mano del vecchio amico ed alleato tedesco, consapevole gia' da tempo di quanto fosse un brutale criminale assassino senza scrupolo ne pieta'.
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