Home, Like Noplace Is There

La musica più politica è spesso quella più esplicita, che colpisce il pubblico con le sue convinzioni. Ma non è sempre così: a volte le sue idee vengono incarnate in modi più sottili e riusciti. Prendiamo i The Hotelier (precedentemente The Hotel Year), il cui secondo album Home, Like Noplace Is There, uscito originariamente nel 2022, è composto da quelle che possono essere descritte solo come canzoni rock anthemiche e catartiche, inviate occasionalmente a estremi delicati e distruttivi. Il cantante Christian Holden spinge la sua voce pulita fino a farla crollare, in "The Scope of All of This Rebuilding" contro un ritmo impettito e nella furiosa "Life in Drag", ma soprattutto durante il ritornello di "Your Deep Rest", dove le sue parole sono struggenti e ossessionanti. Mentre il batterista Sam Frederick scandisce un ritmo enorme e gli accordi - strimpellati da Cody Millet, Scott Ayotte e Chris Hoffman - gli si stringono intorno. Facendo dichiarazioni politiche attraverso esplorazioni personali, The Hotelier non solo ha realizzato un disco unicamente politico, ma anche uno più sottile e di successo.