Il database che viene presentato in questo volume riporta i dati di tutti coloro che parteciparono alla Resistenza in Emilia-Romagna e che furono riconosciuti come partigiani. Esso racchiude importanti informazioni di natura quantitativa e statistica sulla Resistenza emiliano-romagnola e, allo stesso tempo, consente di delineare la composizione socio-economica e politica di chi partecipò alla lotta resistenziale. La novità consiste nell'aver esaminato, in modo sistematico, documentazione risalente all'immediato dopoguerra: pratiche e richieste di riconoscimento della qualifica di partigiano, schede conservate presso le Anpi territoriali, materiale consultabile presso i distretti militari. L'opera è strutturata secondo una serie di saggi monografici, suddivisi per provincia, che hanno lo scopo di analizzare gli aspetti della Resistenza tipici di ciascuna area. Pur nella diversità delle zone, esistono tuttavia alcuni elementi comuni. Un esempio è rappresentato dall'adesione alla Resistenza da parte della popolazione: all'indomani dell'8 settembre solo una piccola percentuale aderì, in modo spontaneo, alla lotta antifascista e si dovette attendere la primavera del 1944 per avere un incremento decisivo, che determinò la fine di quel periodo di attesa che Giorgio Bocca definì ironicamente "il lungo sonno dell'Emilia". Inoltre il database fornisce importanti informazioni sull'apporto dei giovani, degli operai e dei contadini e consente di approfondire il ruolo delle donne, il cui contributo fu per lungo tempo trascurato e, in molto casi, non riconosciuto pienamente. Oltre a fornire un'immagine esaustiva della Resistenza in Emilia-Romagna, il lavoro svolto può rappresentare un punto di riferimento per indagini analoghe in altre regioni. Elena Fallo
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