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(scheda pubblicata per l'edizione del 1986)
scheda di Riberi, L., L'Indice 1987, n. 4
L'inquietudine del Kaiserreich, per Sturmer, correva sul duplice binario della situazione politica e sociale interna e della politica estera del neonato stato nazionale tedesco. Non si tratta di una tesi particolarmente originale, n‚ del resto è scopo di questo libro avanzare nuove interpretazioni. Piuttosto, è da apprezzare il tentativo, sostanzialmente riuscito, di delineare e collegare in una visione di ampio respiro i temi che rendono la vicenda tedesca di questo periodo un nodo imprescindibile della storia europea: l'impatto della tardiva industrializzazione, il peso dello stato autoritario e la democratizzazione "carente" lo sconvolgimento dell'equilibrio del sistema degli stati dovuto alle mire egemoniche della Germania. L'impiego dell'"inquietudine" come dato strutturale, come categoria interpretativa, è inusuale e non privo di efficacia, soprattutto quando si passa dal piano della cultura in senso stretto a quello più generale del comportamenti quotidiani delle varie classi, delle abitudini di vita, dei momenti di aggregazione e delle speranze per il futuro. Dove questo approccio risulta invece decisamente criticabile è nel caso dei protagonisti "consueti", governanti e politici in primo luogo: nonostante le grandi capacità di non pochi dei suoi esponenti, la classe politica tedesca sembra troppo spesso preda di non meglio identificate forze cieche del destino che in ultima analisi sarebbero responsabili della caduta della Germania (e dell'Europa) nell'abisso della guerra mondiale, con tutto ciò che ne è seguito. E, questa, una storia che abbiamo già sentito, che magari ci ha affascinato, ma che oggi non ci basta più.
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