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Confonto agli altri titoli di Cussler, questo è il meno convincente (tra quelli che ho letto). Trama originale, ma molto debole, con molte forzature. I protagonisti non suscitano l'empatia del lettore, niente a che vedere con Dirk Pitt e il suo socio, Albert Giordino.
Ho letto tutti i libri di Cussler, ma questo non riesco proprio a finirlo. Siamo distanti anni luce dalle avventure di Atlantide o l' Oro dell' inca. A me i due protagonisti non piacciono per niente. Peccato....
È la prima volta che mi capita di non finire un libro di Clive Cussler, l'ho trovato prolisso, noioso, inconcludente. Ben lontano dalle avventure dei o libri migliori, peccato!
Recensioni
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Scritto a quattro mani con il veterano di marina Grant Blackwood, L’impero perduto è il nuovo libro del ciclo delle Fargo Adventures di Clive Cussler. Protagonisti Sam e Remi Fargo che dopo aver venduto la loro Fondazione e abbandonato la ricerca, avevano deciso per l’occasione di regalarsi una vacanza a Chumbe, un’isola di Zanbibar: un luogo ideale per due cacciatori di tesori come loro dato che negli anni l’isola aveva subito diverse dominazioni e che, proprio nel canale di Zanzibar, erano affondate tantissime navi le cui stive colme di ricchezze non erano ancora venute alla luce. Al tempo stesso però l’isola di Chumbe era un posto molto pericoloso non solo per la presenza degli squali ma perché il tratto d’acqua esplorabile era largo appena cinquanta metri, oltre i quali la “Zona di Sicurezza” individuata da Sam e Remi si trasformava nella “Zona dell’Addio”: se si fossero spinti oltre, la corrente li avrebbe precipitati in una corsa senza ritorno verso la costa. Ma mai come allora Sam e Remi erano decisi a non arrendersi: il motore delle loro ricerche non era infatti il denaro quanto piuttosto lo spirito di avventura che li accomunava e li vedeva soddisfatti solo di fronte a scoperte storiche e archeologiche sensazionali.
Muniti di tutte le attrezzature, una mattina di luglio avevano iniziato ad esplorare il fondale dell’isola, decisi a scovare almeno un pezzetto di Storia nascosto sotto un grumo di sabbia. Proprio mentre stavano nuotando verso la riva Sam aveva scorto un bagliore, un luccichio d’oro che sebbene fugace non lasciava dubbi sulla presenza di qualcosa di prezioso. Bisognava però trovare il modo di arrivarvi senza lasciarsi trasportare dalla corrente. Si avvicinarono lentamente a quello che sembrava il cerchio di un barile e iniziarono a ripulirlo, ma andando avanti con le operazioni si accorsero che non si trattava di un bidone bensì della campana di una nave: il reperto più grande che avessero mai trovato finora. Da quanto tempo si trovava lì? Determinare la provenienza e il processo storico della campana era il primo passo da compiere per rivendicarne la titolarità, tuttavia le ferree leggi del governo tanzaniano in merito ai recuperi marittimi rappresentavo un serio ostacolo al loro lavoro. Quella campana poteva essere un semplice oggetto del passato o un importantissimo reperto storico, ma era necessario decidere in fretta come comportarsi: avvertire le autorità o procedere autonomamente?
Una volta avuta la conferma che l’area in cui avevano individuato la campana era al di fuori della barriera corallina protetta, Sam e Remi avevano iniziato le operazioni di recupero, ma ben presto si erano trovati a dover fare i conti con uno spiacevole imprevisto. Un gruppo di messicani aveva individuato la loro scoperta e aveva mostrato tutta l’intenzione di mettere loro i bastoni fra le ruote: a quanto sembrava la campana apparteneva a una nave di dubbia provenienza e nascondeva un segreto di stato molto importante che il gruppo ultranazionalista del Messico non aveva alcuna intenzione di riportare alla luce.
Tuttavia, per nulla spaventati dalle minacce del governo messicano e decisi a portare avanti le loro ricerche Sam e Remi avevano deciso di seguire le tracce disseminate nel vecchio diario di un esploratore dell’Ottocento per venire a capo del mistero nascosto. Riusciranno nel loro intento?
Con L’impero perduto Cussler ci trasporta in una dimensione avventurosa, facendoci rivivere le misteriose vicende dei marinai e dei pirati del passato, divisi fra affari di stato e tesori di inestimabile valore. Così, guidati dalla curiosità e dal coraggio dei due protagonisti i lettori non vedranno l’ora di terminare il romanzo.
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