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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2012
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Mi dispiace di essere l'unica voce fuori dal coro. Dopo aver letto diverse pagine del libro ho pensato: ci risiamo, il solito intellettuale che si scrive addosso. Una testimonianza di viaggio deve essere scattante, nervosa, essenziale. Si capisce che l'Autore è un uomo di vasta cultura. Quindi mi stanno bene le citazioni storiografiche, le informazioni sulla storia e la geografia e pure i giusti ma non pedanti riferimenti culturali sui luoghi visitati. Mi infastidisce invece una scrittura piena di descrizioni non indispensabili, di aggettivazioni eccessive, di notizie poco pertinenti che non giovano alla snellezza del testo. Questo non deve essere un Romanzo. L'Autore sembra che scriva per se piuttosto che per i lettori. A me, lettore di libri di viaggi, non interessa tanto l'emozione provata dall'Autore ma le emozioni che l'Autore sa suscitare nel Lettore. Non soffro della sindrome di immedesimazione. Si osservi lo stile di Robert Byron, Colin Thubron, Terence Ward, Bruce Chatwin, Tiziano Terzani e sua moglie e, perché no, Oriana Fallaci. Qualcuno osserverà: stile troppo giornalistico. Invece è lo stile che piace ai più (quelli che non hanno inviato commentii), con poche o nulle informazioni personali e relativi stati d'animo e con i giusti e non ridondanti riferimenti culturali. Soprattutto pieno di notizie, anche di colore, di cui rendere compiutamente edotti i lettori ma senza troppi florilegi e digressioni non strettamente necessarie. Faccio fatica a proseguire la lettura.
Non si può che esprimere un apprezzamento sincero per un libro così bello. "L'India nel cuore" nasce da molteplici passioni. Passione per la scrittura che si fa ricerca stilistica (a tratti "trasfigura" in poesia), espansione del vocabolario di una ricchezza incredibile, mai a discapito della comprensibilità. Passione per la conoscenza nutrita da una curiosità insaziabile per il particolare, animata e arricchita da una fame "giornalistica" per la notizia, l'episodio, il quotidiano, l'informazione, il documento, la cronaca, il costume, la storia. Libro nato della volontà di superare i confini geografici e culturali della dimensione del proprio luogo di origine. Ma anche un libro nato dalla passione per i larghi orizzonti e per il viaggiare, viaggiare, viaggiare con lo studio, con l'anima e con la mente, prima che col corpo. E' un libro che dice la passione per la cultura, evidente nelle infinite citazioni, che spaziano dalla pittura alla architettura, dalle informatissime digressioni storiche alla letteratura, sempre mettendo a confronto Oriente e Occidente. E' un lavoro frutto di tanto lavoro alla scrivania. E ancora: è un libro che sottolinea la passione per l'uomo attraverso il continuo soffermarsi sugli occhi, occhi dei bambini, occhi sgranati, occhi pieni di luce, intensità, sorpresa, stupore. E poi i visi come batuffoli di innocenza, visi che sono una melodia vivente. V.Russo ha davvero "L'India nel cuore". Quest'opera è come un grande affresco murale! Ricorda l'ampiezza, la musica, i colori, gli scenari di alcuni capolavori di film storici. Il viaggio diventa il pretesto per un percorso affascinante attraverso la storia, la cultura, la geografia, l'arte, la religione, le ricchezze e le povertà disarmanti di un'umanità originale e straordinaria. Questo libro mette le ali al cuore e alla mente. (Giovanni Traettino - Pastore Evangelico - Presentazione a La Feltrinelli di Caserta - 03.10.12)
Gli importanti riconoscimenti che L'INDIA NEL CUORE sta riscuotendo sono il giusto premio per uno splendido libro. La letteratura di viaggio risulta spesso deludente, e finisce con il proporsi come una sorta di inutile duplicato delle tradizionali guide turistiche o, peggio, come rimasticatura di luoghi comuni, ricerca esasperata del "pittoresco", volontà di stupire a tutti i costi. Non è così per questo libro; la scelta di raccontare l'India attraverso le emozioni vissute dall'Autore, permette a noi lettori di condividerle, ci trasporta lì, approfondiamo con lui la conoscenza storica e artistica di quel paese, ne vediamo, attraverso i suoi occhi, la bellezza e le brutture, ne sentiamo gli odori, ne condividiamo il senso di fascinazione, con-partecipiamo della sua angoscia di fronte alla miseria e al dolore. Un libro che arricchisce il cuore ed il cervello di chi lo legge.
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