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L'innamorata e La brava ragazza sono i primi due racconti di De Ghelderode che leggo, in attesa di recuperare Sortilegi, che intuisco e immagino essere più affine ai miei gusti. Per carità anche questi due racconti sono davvero ben scritti: il primo si tinge anche di orrore con l'apparente ritorno del cadavere di una innamorata morta, col fine di vendicarsi del vanesio e superficiale soldato responsabile indirettamente della sua dipartita. Il dubbio però se si sia trattato soltanto di una allucinazione della mente in preda ai sensi di colpa dell'uomo resta. L'atmosfera di questo primo racconto è inquietante (il tempo tempestoso aiuta in ciò) e il climax è sempre più ascendente fino al finale amaro. Il secondo l'ho trovato ancora più interessante del primo, con l'ombra della morte in guerra di un parente della ragazza coprotagonista del racconto che giunge a tingere di cupezza e caducità una notte d'amore tra ella ed un soldato, belga come lei, nei giorni immediatamente successivi alla fine della Grande Guerra. Ancora più suggestivo e molto più riflessivo del primo. Tuttavia non ho dato quattro stelle per via dell'esiguità delle pagine e perché mi aspettavo, sbagliando forse, non avendo ancora letto Sortilegi, due racconti dell'orrore puro alla maniera di Jean Ray. Soltanto in questo sono rimasto un poco deluso, per il resto lo stile di scrittura e la capacità di creare atmosfere tese e coinvolgenti di De Ghelderode, da buon drammaturgo, sono già in questi due raccontini ben evidenti. Sono sicuro che Sortilegi mi soprenderà positivamente, da quel poco che ho letto al suo riguardo.
Due racconti giovanili dello scrittore belga, tematiche e atmosfere che anticipano i tetri fasti dell' ottima raccolta di racconti "Sortilegi". Insieme a Jean Ray e Thomas Owen, i tre pilastri del fantastico belga, nulla da invidiare ai colleghi anglosassoni, anzi, forse un po' piu' bizzarri e grotteschi, per me piu' intriganti e complessi.
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