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Il Lied è il «compagno segreto» della musica moderna: dal Beethoven di Kennst du das Land (1810) allo Strauss dei Vier Letzte Lieder (1948), questa forma accompagna tutti i trasalimenti e le incandescenze della musica assoluta, nata con i romantici in terra tedesca. Una introduzione al Lied implica lo schiudersi di uno spazio interiore, dove si avverte «l’elastico respiro dell’etere»: la sua storia è un capitolo inevitabile di quel «colossale romanzo» entro cui Novalis sentiva svolgersi la nostra vita. Fra i «metafisici stupori» di Schubert e la schumanniana «religione del Reno» si crea in pochi anni una polarità all’interno della quale si disporranno poi, via via, Brahms e Wolf, Wagner e Mahler, Berg e Webern. Il Lied ci si svela come un «continente di cui Schubert ha tracciato i confini, le terre vergini, la barriera delle giungle, lo hic sunt leones». In questo regno di audaci solitudini può farci da guida solo chi gli appartiene, come Mario Bortolotto, che in questa Introduzione ha distillato dal Lied l’essenza stessa del romantico.
scheda di Baricco, A., L'Indice 1985, n. 1
Lungo saggio già apparso 22 anni fa presso Ricordi, ora opportunamente ripescato da Adelphi previo apposito lavoro di revisione dell'autore. Da Mozart a Richard Strauss, una rivisitazione della storia del Lied giocata tanto sul terreno della più squisita analisi musicale quanto su quello, rivelativo, della storia delle idee. La fittissima rete di riferimenti culturali lusinga il lettore ma anche oscura quanto basta le linee teoriche di fondo del testo: il quale per ciò sembra più a suo agio nell'articolare le argomentazioni che non nel fondarle. La scrittura, giustamente ambiziosa di una sintassi non banale, risulta ciò nondimeno sufficientemente tersa, negandosi all'ermetismo che rende quasi inservibile il Bortolotto attuale. Obbiettivo è il fastidio per certi manierismi intellettualistici: ma ad essi agevolmente sopravvive il fascino di un libro che, caso oggi rarissimo, sa offrire il brivido di un'autentica avventura intellettuale, spesso in bilico sulla genialità.
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