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Io, Cirillo e Cutulo. Dal sequestro alla liberazione
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Il 27 aprile 1981 le Brigate Rosse rapirono Ciro Cirillo, uomo DC, assessore regionale ai lavori pubblici in Campania. A far da mediatore nella trattativa per la liberazione dell'ostaggio fu Giuliano Granata, braccio destro di Cirillo. La vicenda che condusse alla liberazione di Cirillo non è mai stata chiarita del tutto, così come il ruolo ricoperto, nella trattativa, da Raffaele Cutolo, il capo della Nuova Camorra Organizzata. Granata dovette affrontare, dopo la felice conclusione della storia, le accuse di connivenza con la malavita, di falsa testimonianza, di reticenza. Fu incriminato e tenuto in carcere per un breve periodo; e la sua carriera politica fu stroncata. Oggi, a distanza di trent'anni da quei fatti, Granata torna a parlare e a raccontare la sua verità.
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Autore:
Curatore:
Illustratore:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
2009
In commercio dal:
1 marzo 2009
Pagine:
160 p., Brossura
EAN:
9788895241586
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Francesco
11 settembre 2014
La postfazione di Giovanni Leone jr parla di un "saggio scritto quasi come la sceneggiatura di un film, o meglio di una crime story". Io non direi proprio; è un complimento al libro che io non condivido. Il racconto, al contrario, è piuttosto asciutto, a volte piatto, con frasi spesso elementari. Si potevano curare meglio tante cose. Ma questo non è tutto. La cosa più importante è che si tratta di una ricostruzione lacunosa sia del contesto nel quale il rapimento si svolse sia di tutte le vicende proprie del sequesto e della liberazione. Un gran peccato davvero, visto che un merito questo libro ce l'ha di sicuro: raccontarci qualcosa su una vicenda che, incredibilmente, è sconosciuta ai tanti, anzi ai più, e davvero sarebbe facile farne un film e una crime story di successo e a grande diffusione. Non c'è proprio nulla da inventarsi; il "materiale" è già lì, basta coglierlo e raccontarlo. Invece tocca ancora chiedersi: per conto di chi agivano gli agenti del Sisde che accompagnarono Granata al carcere di Ascoli? E i cosiddetti Servizi deviati (definizione che odio perché allude e non dice nulla)? Come si muoveva veramente il fronte della fermezza in quei giorni, drammaticamente caratterizzati da altri tre sequestri di marca BR? Capisco che Granata si soffermi molto sulla sua persona ma perché Tonia Limatola non si prende la briga di esporre meglio ed approfondire la vicenda della liberazione, con un'auto della polizia fermata da un'altra auto della polizia per prelevare Cirillo? Perché non raccontare la presenza della BR a Napoli e i suoi protagonisti? Queste sono solo alcune delle domande che rimangono inevase in questo libro. Un peccato davvero. Ad ogni modo, pur essendo una ricostruzione sintetica e non troppo approfondita, resta comunque un racconto interessante, serio e affidabile, per cui non lo sconsiglio. Costituisce un buon punto di partenza per studiare un sequestro e un periodo che di normale ha veramente ben poco.
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