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Un ragazzo francese di 19 anni rimane vittima di un incidente stradale, che dopo 9 mesi di coma lo lascia quasi cieco e totalmente paralizzato, incapace di nutrirsi autonomamente e di parlare. La sua mente è però perfettamente lucida, e può udire chi gli sta attorno. L’unico suo modo di comunicare con la madre che lo assiste amorevolmente e con il mondo esterno è una lieve pressione del suo pollice sulla mano dell’interlocutore. Così faticosamente, lettera dopo lettera, chiede alla madre di aiutarlo a morire, quando si rende conto che x lui non ci sono speranze di miglioramento e la sua vita sarà x sempre confinata in un letto d’ospedale. Scrive una lettera al presidente francese Chirac, chiedendo, a lui che può graziare un condannato, la grazia di morire. Ma il presidente non può andare contro la legge: solo la madre potrà dargli, con un’iniezione di barbiturici nel 3° anniversario dell’incidente, la morte agognata, liberazione dalle sofferenze fisiche e morali. Nell’interminabile attesa detta ad un giornalista questo libro, testimonianza diretta di una persona che ancora non è morta e non è più viva, prigioniera di un corpo su cui non ha più alcun controllo. Assolutamente da leggere, x chi crede nell’eutanasia e x coloro che ritengono che la vita vada comunque vissuta. L’eutanasia rimane una libera scelta, l’unica e ultima, x chi soffre e desidera porre termine ad una non – vita, non è imposta a chi vuole vivere ancora. E’ una scelta di civiltà, ancora purtroppo lontana nei paesi in cui ha importanza basilare le religione, la cui etica può non essere condivisa da tutti. Qui, è la morte un atto d’amore.
Ho letto "Io vi chiedo il diritto di morire" tanto tempo fa. Ha distanza di anni ricordo ancora il dolore che ho provato nel leggere fra le righe di questo libro la rabbia di Vincent nei confronti del mondo, l'amore smisurato per colei che l'aveva messo al mondo e il suo disperato bisogno di trovare una pace eterna. In questi giorni il caso di Eluana Englaro mi ha fatto pensare tanto a Vincent e al suo caso. Mi sono chiesta se anche lei avesse il desiderio di chiudere un capitolo oscuro della sua via per darne spazio ad un'altro pieno di luce e verità come Vincent o se in realtà, volesse aggrapparsi alla speranza di una rinascita in una vita terrena che lei aveva tanto amato. A parte tutto, consiglio il libro anche se risale al 2003 per il semplice motivo che le emozioni trasmesse in esso non potranno mai variare con il trascorrere degli anni. E' un libro che va letto.
Toccante e sconvolginte!!! Ho dovuto femarmi diverse volte e poi riprendere a leggere da quanto questa vicenda sia toccante.l'unico libro che io abbia fatto fatica a finire di leggere.
Recensioni
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