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Mi reputo un bibliofilo ed in particolare sono un appassionato di storia delle scoperte geografiche. Senza esagerare posso dire che il libro di Milton, da me acquistato anni addietro, è il libro più bello che abbia mai letto. Milton è un narratore eccellente, e nel suo testo ha raccontato con piglio scrupoloso ma al contempo con una eccellente abilità romanzesca uno dei periodi più affascinanti della storia. Con un epilogo poco conosciuto e che poco si presta al classico stile noioso e schematico dei testi scolastici. A mio modesto parere un capolavoro che ho riletto più volte senza mai annoiarmi.
Il libro riporta la cronaca di almeno due secoli di corsa alle spezie, ad est, tra i mari agitati ed i climi insalubri delle isole indonesiane. Ma il testo, redatto dopo attenta lettura di fonti quasi esclusivamente inglesi, si schiera troppo dalla parte del colonialismo inglese, vituperando quello eccessivamente brutale di foggia olandese. Leggendo questo testo, in vero piuttosto interessante ed a tratti persino avvincente, si ha come la spiacevole sensazione di trovarsi a che fare con un impianto storico manicheista e forse persino ipocrita, tanto è partigiano nel suo nazionalismo anglosassone. Ciò nonostante è indubbio che Miles scrive molto bene e cita episodi poco noti al lettore italiano. Direi che è da leggere...ma con il giusto piglio critico.
Una grande occasione persa. L'argomento era originale ed affascinante, l'ambientazione storica e geografica di quelle che da sole fanno sognare. Giles ne ha tirato fuori un libro che da una parte non riesce per nulla a rendere con efficacia le durezze della vita marinara dell'epoca (eppure lo scenario del libro è il commercio via mare!) e condisce questo fallimento con un incredibile nazionalismo britannico (che anche recensori anglosassoni hanno definito "quasi insopportabile") che dipinge gli olandesi dell'epoca come nazisti (che ci potrebbe anche stare) e invece i loro omologhi ed avversari inglesi come persone rette e comprensive nei confronti delle popolazioni indigene. Un nazionalismo così marcato e così becero da cadere nel grottesco. Il tutto condito con la "consolazione" finale, per gli inglesi ... beh, non dico altro per non rovinare la "sorpresa" (che comunque non è niente di che ...). Una "consolazione" che mi ha ricordato la necessità degli statunitensi di "consolarsi" del Vietnam con i film di Rambo: ecco, la raffinatezza dell'analisi storica dell'inglese Giles è analoga alla raffinatezza dei film di Rambo. NON attendo con ansia altri libri dell'autore ...
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