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E Jones creò il mondo - Philip K. Dick - copertina
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E Jones creò il mondo
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E Jones creò il mondo - Philip K. Dick - copertina
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Descrizione


Nel XXI secolo i cittadini degli Stati Uniti sono guidati da un sistema teologico e filosofico chiamato "Relativismo di Hoff", perfetta rappresentazione di un mondo in cui le persone non hanno nulla in comune e gli individui conducono le loro esistenze in un'intollerabile solitudine. Questa mancanza di unità permette al Governo di mantenere la sua struttura di potere e di soggiogare una popolazione la cui mancanza di emozioni impedisce di comunicare e di ribellarsi. La popolarità e il successo di Jones scaturiscono dalla sua campagna contro un misterioso plasma interstellare, una tipica rappresentazione aliena degli anni in cui il romanzo viene scritto, che infonde una nuova energia in una società stremata dal conformismo e dall'autorità. Jones ha dalla sua parte anche un particolare potere, una preveggenza limitata a un anno, che gli permette di leggere gli avvenimenti futuri quasi nella loro totalità. Ricco di situazioni futuristiche e bizzarre, sospeso tra utopia e cupo pessimismo, il romanzo rivela una visione cinica dell'idealismo rivoluzionario che anticipa alcuni esiti del decennio successivo. Introduzione di Carlo Pagetti. Postfazione di Daniela Guardamagna.
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Dettagli

2017
Tascabile
218 p., Brossura
9788834734131

Valutazioni e recensioni

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Recensioni: 4/5
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Francesco Giacomantonio
Recensioni: 4/5

“E Jones creò il mondo” è il secondo romanzo della numerosa produzione di Dick; anche se successivamente l’autore svilupperà libri destinati a essere maggiormente noti e seguiti, questo romanzo si legge volentieri. Devo dire che avendo letto già diversi libri di questo autore, al di là di tutto, ogni suo libro mi sembra riuscire a suscitare curiosità.

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F.
Recensioni: 4/5

Distopia/Utopia ironica di Dick nel quale sono già trattati (questo è il suo secondo romanzo) parecchi dei temi che caratterizzeranno la sua produzione, dallo scenario post-apocalittico del futuro, alla fantapolitica e alle visioni speculari di "L'uomo nell'alto castello", ai metariferimenti dell'opera dickiana. Dick non è mai un autore banale e chiunque dovrebbe leggere almeno un suo libro nella sua vita, questo sembra un buon punto di partenza. Da qualche parte si intravedono le potenzialità che romanzi come "Ubik" o "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" porteranno a piena maturazione, ma allo stesso tempo non si prende troppo sul serio ed è assolutamente abbordabile anche per chi cerca un thriller fantascientifico dall'architettura interessante e dalle molte sfaccettature. Si nota un linguaggio più acerbo, certamente meno cervellotico o febbrile dei romanzi successivi, la trama è interessante quel tanto che basta a ravvivare le considerazioni politiche, sociali e filosofiche che sono le sue. Una buona lettura, nonostante tutto.

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Filippo
Recensioni: 4/5

Nel suo secondo romanzo "E Jones creò il mondo" Dick propone alcuni dei temi che saranno ricorrenti nella sua intera produzione letteraria come i poteri psi capaci di determinare il destino dell'umanità, stato di polizia e poliziotti e donne autoritarie ed autodistruttive. La terza guerra mondiale, combattuta con armi nucleari, ha imposto la creazione di un regime poliziesco che, paradossalmente, difende il diritto di ognuno alla libertà intellettuale e di pensiero secondo un sistema filosofico chiamato "Relativismo di Hoff". Questo sistema però rende la società disunita, gli individui che ne fanno parte non riescono a comunicare tra di loro e ribellarsi quindi ad un governo rigido che riesce a soggiogare la popolazione. Tutto ciò crea terreno fertile per il carismatico Jones, un precog, capace di vedere un anno nel futuro, che ben presto diventerà un leader energico di un movimento per la distruzione di un misterioso plasma spaziale che arriva senza apparente motivo sulla Terra. Jones riuscirà ad incanalare tutti quei sentimenti di odio, di rabbia, di paura che si nascondo nell'animo dei suoi compatrioti e dal loro una causa per cui battersi dopo anni di conformismo ed autorità. Anche nel suo secondo romanzo Dick utilizza la fantascienza non come fine ma come mezzo per la sua critica nei confronti della società americana della sua epoca, che poi, per alcuni versi, non si discosta molto dalla società odierna.

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Recensioni

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Conosci l'autore

Philip K. Dick

1928, Chicago

Philip K. Dick è stato uno scrittore statunitense. Autore prolifico e sregolato, Dick ha raggiunto a tratti una grande intensità stilistica ed è considerato uno dei più importanti scrittori postmoderni, tra i classici della letteratura contemporanea, visionario della fantascienza. Fra i suoi romanzi di fantascienza, caratterizzati da un cupo pessimismo, si ricordano: La svastica sul sole (The man in the high castle, 1962), I simulacri (The simulacra, 1964), Le tre stigmate di Palmer Eldritch (The three stigmata of Palmer Eldritch, 1964), Ubik, mio signore (Ubik, 1969). Da Gli androidi sognano pecore elettriche? (1968) è stato tratto il film Blade Runner, che ne ha fatto uno scrittore di culto.«A volte, impazzire è una risposta appropriata alla...

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