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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il libro parla dell'amore che Jim e l'amico Jules, provano per la stessa donna, Kathe. Nel 1910 compiono un viaggio in Sicilia e in Grecia, dove rimangono piacevolmente colpiti da un gruppo scultoreo raffigurante un giovane che solleva una ragazza, il cui sorriso, crudele ed enigmatico, cambierà le loro vite. Nella loro casa si ha la sensazione di vivere qualcosa di straordinario. Qui si racconta quello che i tre amici stanno vivendo considerandone i rispettivi punti di vista. Il triangolo amoroso continua per tutto il romanzo con Kathe, dissoluta e libertina, che si concede ad entrambi e anche ad estranei. In effetti il romanzo si trascina, a fatica, tra un’avventura e un’altra di Kathe e il suo titolo non dovrebbe essere Jules e Jim ma piuttosto Kathe. Inoltre i due sono descritti come Stanlio e Ollio: Jules piccolo e rotondo, Jim alto e magro. Il romanzo è avulso dalla realtà socio-politica dell’epoca e questo suo difetto non ne esalta la lettura: in fondo c’è parecchia monotonia nl racconto, troppo limitato a questo infernale triangolo amoroso. Che si riscatta solo alla fine quando la tragedia colpirà due di loro Khate e Jim che, precipitando nella Senna in automobile, annegano. Per quanto questo romanzo abbia avuto gran successo e sia sfociato in un film di Truffaut con Janne Moreau e Oscar Werner, il romanzo a stento appassiona il lettore, anzi è piuttosto monotono e deludente. Si riscatta solo nella tragedia finale.
Un libro che parla piano, frasi brevi, parole elementari. Ma quanta profondità, quanta originalità, quanta universalità: che capolavoro affascinante!
per scoprire le altre tracce non visibili nel film
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
(scheda pubblicata per l'edizione del 1987)
scheda di Baggiani, A., L'Indice 1988, n. 4
Chi non abbia visto il film (Truffaut, 1961), non ne sentirà il bisogno perché il libro si regge, e si gode, benissimo da solo. Un'insolita biografia, quella di Roché, ripercorsa e costruita con la commossa freddezza di uno stile che riconsegna alla realtà un'oggettività senza psicologismi. I geometrici - e simmetrici - rapporti di Jules e Jim con le donne preludono abilmente al triangolo amoroso di cui Kathe è il vertice, vero fulcro della vicenda che si svolge nella sua ambiguità e pienezza fino all'esito finale deliziosamente mortale - ma solo per Jim e Kathe. La straordinaria Kathe è insieme vita e trasgressione, "reale" ma sorriso arcaico della statua greca, aspirazione a una nuova libertà ("ripartire da zero e ogni volta riscoprire le regole") ma anche, come la prediletta Penthesilea di Kleist, votata all'autodistruzione per un'oscura tensione alla totalità. Ma se Kathe appare come una luminosa e rarefatta figlia ideale di Lulu, è all'avanguardia tedesca degli anni venti, così densa di prospettive, che deve il suo 'imprinting'; ed è a causa dell'atmosfera tra Dada e cubismo che a Parigi e in Germania respirano insieme a lei Roché (Jim) e Franz Hessel (Jules) che la tragedia espressionista si congela in tragedia dai toni quasi cubisti e il romanzo ci appare come un fresco romanzo d'epoca.
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