L'agenzia dei desideri

Pensavo che fosse un libro molto leggero, visto il titolo, ma mi sono ,piacevolmente ricreduta, dopo le prime pagine la storia e la protagonista si mostrano sotto una luce cruda come cruda è la vita molte volte anche quando cerchiamo di migliorarla, ma la vita , è già segnata e va verso il suo destino che non siamo noi a scrivere ma ,probabilmente è già scritto. Da leggere senza aspettarsi delle risposte ma facendo molte riflessioni

E' più triste doversi rivolgere ad un'agenzia per rivivere un ricordo spezzato, provare le gioie di un maternità che non c'è, fingere un rapporto con un figlio, un amico, un affetto assente, essere accompagnati alle soglie della morte o essere colei che è l'artefice, la mente, il motore di tale agenzia? C'è più disperazione negli uni o nell'altra? L'agenzia dei desideri è un libro spiazzante non fornisce risposte e lascia un inconfondibile sapore amaro dopo averlo letto. Solitudine, rimpianto, rammarico, incapacità di accettare la perdita ed adattarsi ad essa. Su tutti spicca la protagonista "Pietra" - come la chiama uno dei suoi clienti - senza sentimenti, senza affetti fino ad una svolta tanto clamorosa quanto inaspettata, che non porterà però a nessun lieto fine. Per certi versi (l'agenzia particolare, la solitudine che aleggia in ogni pagina) mi ha ricordato "La restauratrice di matrimoni" dove però alla fine un raggio di luce filtra...

Senza alcun dubbio è un libro molto molto particolare, ma che sa farsi apprezzare in ogni sua sfumatura. E' la storia di una donna, Delphine, che gestisce un'agenzia che aiuta gli altri nel momento del bisogno, ovviamente sotto pagamento. Delphine durante gli incontri con i suoi clienti diventa una madre, una nipote, una figlia, un'amica e tutto ciò che serve per portare sollievo alla persona bisognosa di attenzioni e compagnia. Delphine arriverà al punto di aver bisogno lei stessa di un servizio come quello offerto dalla sua agenzia, solo che purtroppo non incontrerà nessuno che la aiuterà. Le 5 stelline premiano prima di tutto l'originalità del racconto e in un secondo momento la scrittura dell'autrice che, a volte schematica a volte libera, ha saputo interpretare nel migliore dei modi l'animo e le sensazioni della povera tenera Delphine.